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Binario 14: l'intervento del segretario comunale del Pd Ranieri Del Torto

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Sul Progetto Binario 14 che ha ottenuto il finanziamento nazionale sul bando per la riqualificazione delle periferie degradate e sicurezza per 18 milioni di euro, ci preme fare chiarezza. Il progetto, presentato dalla precedente amministrazione assieme a PisaMo, Società della Salute e Apes, prevedeva una riqualificazione complessiva dell’area della Stazione e del quartiere popolare di San Giusto.

Gli altri interventi riguardavano la sistemazione idraulica di Pisa Sud Ovest, la sistemazione di Piazza Giusti, la riqualificazione dell’accesso alla Stazione Ferroviaria e People Mover lato Via da Quarantola, con una nuova Piazza, il collegamento con la Sesta Porta e la realizzazione di una area per parcheggio e riparazione biciclette, un parco urbano lungo le mura di Via Bixio-Via Battisti, la riqualificazione dei Viali Gramsci, la realizzazione di un presidio di polizia municipale nei locali della Stazione con sistema di videosorveglianza dell’area, la creazione di un punto di aggregazione e servizi di mediazione culturale (compreso il portierato sociale) presso i locali ex deposito bagagli della stazione ferroviaria, la costruzione di 24 alloggi ERP in Via da Morrona e l’allargamento del sovrappasso ferroviario di Sant’Ermete.

Su questo importantissimo progetto di riqualificazione di un pezzo fondamentale della città da mesi l’attuale amministrazione non fa altro che raccontare cose che non corrispondono ai fatti. Si sente dire, infatti, che i 20 milioni aggiuntivi per la riqualificazione del villaggio popolare di San Giusto non esistono e non sono mai esistiti. Non è così.

L’ intervento di riqualificazione del quartiere popolare di San Giusto poteva invece contare su finanziamenti specifici dell’edilizia residenziale pubblica per la manutenzione straordinaria di tale patrimonio oltre che di contributi per la riqualificazione energetica e sismica di edifici ex IACP secondo leggi di incentivazione di volta in volta crescenti. Poiché l’intervento sarebbe durato circa 6 anni si era ipotizzato un incentivo statale del 75% del costo degli interventi con la differenza a carico dei finanziamenti dell’edilizia residenziale pubblica potendo rimodulare tali somme all’interno della programmazione triennale del LODE Pisano. Non solo, oggi gli incentivi sono il 110% dei costi ammissibili (quasi la totalità dei costi dell’intervento) con la possibilità peraltro dello sconto del 100% in fattura dell’importo dei lavori. Ciò senza anticipare somme ed attendere l’incentivo come ipotizzato in fase di presentazione della proposta.

Solo oggi, con estremo e colpevole ritardo, l’Amministrazione comunale ha presentato una manifestazione di interesse per accedere a quei fondi che per fortuna non si perderanno grazie solo al fatto che con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza tali interventi sono stati prorogati fino al 2023.

I cittadini pisani, soprattutto quelli più in difficoltà che abitano nei quartieri popolari, meritano verità, certezze, attenzione e non meritano di ascoltare bugie che hanno il solo obiettivo di nascondere le inefficienze di questa amministrazione.

Ranieri Del Torto
Segretario Unione Comunale PD Pisa

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