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Bus al parcheggio Pisa Mover: primo giorno di caos e polemiche

Il cambiamento non è piaciuto a turisti e gestori del servizio, con spiccate multe dalla Municipale per chi non ha rispettato l'ordinanza

Decine di multe ai bus e turisti arrabbiati. Sarebbe questo il risultato delle prime ore di vigore dell'ordinanza che prevede lo spostamento dei bus Pisa-Firenze dal piazzale dell'aeroporto al parcheggio scambiatore del Pisa Mover. La vicenda, ormai nota, è finita in tribunale con parti in causa Comune e Toscana Aeroporti. Al momento a prevalere è stato Palazzo Gambacorti, con il Consiglio di Stato che ha rigettato la richiesta di sospensiva del provvedimento.

Il tema è diventato terreno di dibattito politico, soprattutto in questo clima di elezioni. A ricordare quanto accaduto da ieri, 19 aprile, è il consigliere di Noi Adesso Pisa Maurizio Nerini, che ha promosso un question time: "Apprendo del caos creatosi - scrive - leggendo di utenti spaesati e a tratti infuriati, tanto che per arginare la loro collera è servito l'intervento della polizia. Sono state fatte multe fatte ad una compagnia che non si è adeguata all'ordinanza, l'altra compagnia che si è adeguata alle nuove regole avrebbe avuto i mezzi vuoti perché 'i turisti non ci stanno a pagare anche i 2,70 euro del trenino'. Il trenino che ha smesso pure di funzionare per un guasto alla linea elettrica per un'ora abbondante". Il consigliere quindi chiede al sindaco "quali siano le iniziative che si vogliono mettere in campo nell'immediato e strutturalmente per risolvere i problemi elencati".

Il punto del Comune di Pisa: "Insostenibile impedire funzioni pubbliche"

Attacca il candidato sindaco del centrodestra Michele Conti, parlando di un "accanimento inaudito verso i bus turistici che hanno 'osato' fare il loro lavoro, cioè accompagnare o prelevare i viaggiatori all'aeroporto e, di riflesso, verso gli agenti della polizia municipale che sono stati mandati al Galilei con l'ordine di fare le multe, spediti lì a fare da bersaglio alle sacrosante lamentele di turisti, autisti e compagnie di bus private di un loro diritto elementare, la libera circolazione, e rese vittime di un'ordinanza comunale indecorosa e arrogante".

"Il sindaco e i suoi assessori - aggiunge Conti - continuano a sostenere che sia un'opera strategica. Noi concordiamo: sì, è strategica per portare al fallimento il Comune di Pisa che, grazie al contratto di servizio sottoscritto senza lungimiranza, si ritroverà fra non molto a pagare pesanti penali al gestore del People Mover, perciò ora arranca e le tenta tutte, a colpi di ordinanza e carte bollate per dare un colpo al cerchio e uno alla botte". La giornata di ieri è stata una "figuraccia che Pisa ha fatto con i suoi turisti, lasciati al People Mover dai bus, obbligati a comprare il biglietto e infine lasciati a piedi perché la navetta si è guastata". Conclude poi Conti: "Il People Mover doveva essere una soluzione intelligente per la mobilità, ma non è altro che uno dei problemi più seri che il Pd ci lascia in eredità: un’opera che non serve, nessuno vuole e nessuno intende usare. Possiamo dirlo: abbiamo un grande aiutante per la nostra campagna elettorale: è il Pd".

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