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Canapisa, Fattori e Auletta: "Conti e la Lega vogliono colpire l'antiproibizionismo e la libertà di manifestazione"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

“Il sindaco Conti e la Lega, come già a suo tempo la Giunta Pd, colpendo Canapisa vogliono colpire l'antiproibizionismo. Con il suo crescente successo, in questi 18 anni la manifestazione  ha provocato più che problemi in termini di ordine pubblico e di decoro urbano, la suscettibilità di quanti vorrebbero farci tornare all'epoca di Giovanardi”. Lo affermano Tommaso Fattori, capogruppo di Sì-Toscana a Sinistra in Consiglio regionale, e Ciccio Auletta, consigliere comunale a Pisa per Diritti in Comune. 

“Non ci sono gli estremi per vietare la manifestazione - aggiungono Fattori e Auletta - e il sindaco lo sa benissimo, ma fa leva su Ministero, questore e prefetto sulla scia di quanto già accaduto a Prato e Firenze, dove determinate scelte prefettizie hanno avuto una precisa coloritura politica, come nel caso dell'autorizzazione concessa a Prato all’iniziativa di Forza Nuova per celebrare la nascita del fascismo o come i provvedimenti sull'accoglienza e le zone rosse a Firenze”.

“Quello che dà fastidio è la libera manifestazione di idee diverse dalle proprie e in particolare il messaggio che lanciano ogni anno gli organizzatori, con il corteo che si snoda fino al carcere Don Bosco, emblema di una legge italiana che ancora associa all'idea di consumatore di droga quella di criminale. Il Questore può vietare la manifestazione solo in base a problemi di ordine e sicurezza pubblica evidenti ed oggettivi che però non sono all’orizzonte, oltre a non essersi mai verificati nelle edizioni precedenti". 

"Il sindaco che non è mai sceso in piazza a fianco dei lavoratori in lotta per difendere il proprio posto di lavoro in tutti questi mesi oggi annuncia una possibile contromanifestazione solo per distrarre la città da tutti i problemi sociali che la sua amministrazione non affronta e che anzi accentua con politiche discriminatorie. Intanto incassi il clamoroso autogol dell'assessore Latrofa, della sua stessa Giunta, che ha perso il sondaggio da lui lanciato su Facebook per chiedere ai pisani la loro opinione su Canapisa e che ha suscitato uno scontro durissimo nella maggioranza tra il sindaco ombra Ziello e lo stesso Latrofa. E - concludono Fattori e Auletta - si rilegga la Costituzione, con quanto sancito dagli articoli 17 e 21 sul diritto delle cittadine e dei cittadini a manifestare liberamente il proprio pensiero”.

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