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Elezioni comunali 2018, il Psi: "Sia una donna a guidare Pisa"

Il partito socialista fissa le priorità del programma ed invita le forze di sinistra ad unirsi, nel segno della discontinuità anche di genere

Un appello al dialogo alle forze di sinistra con un punto fermo: trovare un candidato sindaco donna. E' la proposta del Partito Socialista Italiano di Pisa, che lancia così la sua proposta in vista delle elezioni comunali del 2018.

"Il Psi - si legge nella nota a firma della segretaria Maria Vanni e del presidente del consiglio direttivo Eros Carloppi - è impegnato a dare il suo contributo per la comunità pisana collocandosi dalla parte del mondo dei lavori, dei saperi, dei quartieri, quale vera risposta per contrastare le nuove fasce di marginalizzazione e di povertà, garantendo la legittima sicurezza, dignità e decoro dei cittadini di Pisa".

Si deve ripartire da "un confronto pubblico, necessario a costruire risposte credibili e fattibili presentando una lista ispirata al socialismo municipale ed aperta al civismo liberale e progressista, che sia un elemento di discontinuità e di rinnovamento". Una stoccata anche alla 'vecchia politica': "Scorciatoie di transfughi e liste estemporanee, più rivolte a mantenere un assessorato che ad una coerente capacità propositiva, vanificano il dibattito e la costruzione di progetti utili e fattibili per la gente e la città. In questo quadro la maggiore responsabilità è a carico del Pd, che esprime da 25 anni i sindaci della città e che fino ad oggi non si e fatto carico di un dibattito plurale, e non ha coinvolto le esperienze del centro-sinistra programmatico".

Si punta quindi alla "unità socialista", con una donna rappresentante, "nel solco della indimenticabile sindaca Fausta Giani Cecchini". Non c'è ancora un nome: la priorità resta costruire un programma, anche in vista di alleanze. E' chiaro il richiamo del segretario provinciale Carlo Sorrente: "Si deve avere in mente l'idea di città nell'arco di 10 anni, rispettarla e seguirla, senza piegarsi agli interessi estemporanei delle promesse di soldi in arrivo. L'esempio più evidente di questa approssimazione è il People Mover, dove sono stati spesi fra tutto almeno 80 milioni senza che fosse necessaria l'opera o che si creasse indotto sul territorio. Chi ci guadagna da queste pratiche? Altri esempi di dibattito sono lo stadio o la moschea. Non è tanto l'occasione di avere finanziamenti che dovrebbe contare, ma l'inserimento degli interventi nel contesto cittadino, con prevista una chiara politica di gestione e sviluppo".

Punti programmatici

Il Psi fissa quindi i temi su cui vuole confrontarsi:

1. la riforma sanitaria toscana, dove sosteniamo le istanze popolari di democrazia diretta e referendarie a tutela della centralità della sanità Pubblica;

2. la politica dei servizi per la riduzione del carico dei costi che gravano sui cittadini, in particolare per l'acqua, rifiuti e trasporti;

3. le politiche infrastrutturali ed i progetti di valorizzazione del territorio, pianificazione dei servizi di trasporto, potenziamento della ferrovia con il quadruplicamento della Pisa Firenze e con l'adeguamento della Pisa Volterra Cecina per rilanciare e sostenere, lo scalo di Pisa come aeroporto della Toscana in una progettazione di area vasta costiera e valorizzare la vocazione marittima di Marina di Pisa con il suo porto turistico e del Canale dei Navicelli, delle sue darsene e dell’incile anello di congiunzione con il fiume Arno ed il litorale pisano;

4. valorizzazione dell'Università, della Normale, del S. Anna, del CNR e del polo della ricerca;

5. l'area vasta costiera della Toscana con il completamento delle infrastrutture anche ferroviarie, per un vasto ed efficace sistema di connessioni infrastrutturali che coinvolga il territorio anche per la valorizzazione e promozione turistica di Pisa e del suo litorale;

6. rinnovare le istituzioni da una ventennale cristallizzazione per garantire la mobilità sociale, per rilanciare il decoro, la dignità, la sicurezza, progettando interventi rivolti all'imprenditoria diffusa e al commercio di prossimità, al bene comune, progetti associativi;

7. Pisa è una città che ha delle grandi potenzialità che purtroppo sono state ostacolate da una parte di una classe politica che per 'miopia' ha privilegiato interessi di 'ditte esterne', i cui centri di comando sono altrove.

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