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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Polizia Municipale: "I cani non hanno ruolo deterrente", in arrivo un terzo animale "da difesa"

Discussione nella Seconda Commissione Consiliare di Pisa, con il comandante Messerini che descrive impieghi e prerogative delle unità cinofile

La Polizia Municipale è stata al centro della Seconda Commissione Consiliare del Comune di Pisa, ieri 17 febbraio. La discussione è stata volta a chiarire la prossima nuova organizzazione funzionale del corpo. Le posizioni organizzative sono ancora da realizzare, mentre un aspetto operativo, già dibatuttuto e fonte di polemiche, è stato l'impiego delle unità cinofile. Sul punto ha risposto nel dettaglio il comandante Alberto Messerini, sulla base di un'ordine di servizio criticato da sindacati e forze politiche. Rilevava in particolare il passaggio di "contrasto ai parcheggiatori abusivi".

"L'ordine di servizio - ha specificato in commissione Messerini - riguarda tutto l'impiego della Polizia Municipale, soprattutto nelle zone del centro storico. Centro che comprende alcune aree nelle quali non viene esercitato il commercio abusivo ma viene esercitato un'altra attività illegittima, quella di parcheggiatore abusivo. Anche su queste aree l'attenzione della Polizia Municipale è particolarmente sollecita perché la richiesta ci viene spesso fatta direttamente dai cittadini e dagli utenti delle aree di parcheggio. Tutto il personale che lavora all'esterno contribuisce ad una sorveglianza di queste aree. Quando dico tutto intendo anche l'unità cinofila. Significa, come è scritto nell'ordine di servizio, che il personale dell'unità cinofila ha degli itinerari predeterminati, che riguardano l'asse centrale, la zona della stazione, Piazza Vittorio Emanuele, Vettovaglie. Lungo questi itinerari, a cadenza giornaliera, i cani ed i relativi conduttori svolgono l'opera di ricerca ambientale o su persone di sostanze stupefacenti".

La natura dell'attività di controllo è ben precisa: "Il cane non è, come mi dicono sempre i colleghi conduttori, una macchina - ha aggiunto per inciso il comandante - che si gira la chiave e si mette in moto. Il cane ha delle esigenze, proprio dal punto di vista lavorativo, come certificato dagli addestratori. Non può lavorare ad esempio quando è particolarmente freddo, o caldo, o la mattina presto". Poi su come opera l'unità: "La mattina, quando tutto il personale parte dal comando, il primo giro che viene fatto verifica queste aree, con la presenza di queste eventuali persone che svolgono attività non consetite. Di questa verifica fanno parte anche gli agenti del nucleo cinofilo. In questa verifica mi testimoniano, ma non avevo dubbio di pensare il contrario, i cani non vengono assolutamente fatti scendere dal loro mezzo. Il cane non viene usato in funzione deterrente nei confronti delle persone, anche perché i cani della Polizia Municipale, per il loro addestramento, non devono essere aggressivi, proprio perché lavorano a contatto diretto con le persone. Attualmente i nostri cani sono impegnati in alcuni plessi scolastici per le ricerche ambientali di droga, sono quindi proprio animali che stanno accanto al conduttore e fanno il loro lavoro di ricerca delle sostanze stupefacenti. Quindi gli agenti, dopo la verifica detta sopra, poi iniziano il loro tour con il cane a terra". Sul tema Messerini ha aggiunto che "in questi giorni abbiamo avuto segnalazioni sul giardino Scotto e stiamo verificando questi sospetti di traffici. Questo è l'impiego dell'unità cinofila" ha concluso. 

L'assessore alla sicurezza Giovanna Bonanno è intervenuta specificando che adesso "le unità cinofile sono tre, due pastori tedeschi addestrati per la ricerca di sostanze stupefacenti e un terzo cane che è addestrato per la sicurezza urbana, quindi per un controllo del territorio". "I cani hanno già esaurito un percorso di addestramento - ha aggiunto il comandante - che non si esaurisce mai, di fatto. Durante questo periodo i primi due cani si sono specializzati in ricerca di sostanze stupefacenti. Non esistono 'patentini'. Non sanno fare altro se non quel compito".

Sul terzo cane "sta ancora facendo l'addestramento. E' un cane da difesa, non da ordine pubblico. Il cane da ordine pubblico la Polizia Municipale non lo può detenere, quella è materia esclusiva delle forze statali. E' un cane da sicurezza urbana, che serve a proteggere l'operatore nel caso si creassero contesti di particolare criticità. Succede così nei vari reparti previsti in Italia". Per quanto riguarda l'attività espletata dall'unità cinofila Messerini ha specificato che "al momento non abbiamo mai avuto riscontri di rivenimento di sostanze addosso alle persone, solo in ambiente". 

Il tema, in chiusura di commissione, ha scaldato gli animi, con la richiesta di intervento dell'assessore Bonanno a seguito del commento conclusivo del consigliere Pd Basta che, fra l'altro, ha espresso dubbi sul futuro impiego del cane "da sicurezza urbana", ancora in addestramento. Per regolamento, come confermato poi dal presidente Lazzeri, la riunione si è dovuta chiudere. La discussione, appare evidente, terrà ancora banco nelle prossime settimane.

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