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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Carta di Pisa: il codice di comportamento per Provincia e Comuni

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

La giunta della Provincia di Pisa ha approvato il 9 marzo scorso l’adesione alla “Carta di Pisa”, codice di comportamento nato su iniziativa di “Avviso Pubblico”, a cui aderisce la Provincia e oltre  20 Comuni pisani, e che mira a diffondere nelle istituzioni pubbliche e nella politica un più forte e diffuso impegno a sradicare ogni possibile motivo di illegalità, conflitto di interesse e favoritismo.

Il 29 marzo, inoltre, è stato convocato un consiglio provinciale per presentare la Carta a tutti i Comuni della Provincia e per consentire anche ai singoli consiglieri provinciali di aderirvi.

Questi i punti qualificanti della Carta:

- Impegno a fornire i dati relativi alle attività professionali svolte, i redditi percepiti, gli incarichi ricevuti, nonché i potenziali conflitti di interesse.

- Non potranno essere accattati regali accedenti il valore di 100 euro annui.

- Sono considerate ragioni di conflitto d’interesse, l’esistenza di preesistenti rapporti di affari o di lavoro con persone o organizzazioni interessate a decisioni dell’amministrazione, la sussistenza di rapporti di parentela (coniugi, famigliari o affinità entro il quarto grado) ovvero la convivenza con persone operanti in organizzazioni specificamente interessate al’oggetto delle decisioni, anche se non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme.

- Impegno a non cumulare cariche o ad assumere cariche professioni o mandati su cui l’amministratore avrebbe compito di esercitare una funzione di controllo.

- No al  sostegno irregolare o non dichiarato, sia diretto che indiretto, che provenga da privati per l’attività politica degli amministratori. Escluso ogni tipo di sostegno finanziario da parte di  concessionari, gestori di servizi pubblici o da privati che abbiamo ricevuto provvedimenti dall’ente nei 5 anni precedenti. Obbligo inoltre di rendicontare le proprie attività al fine di favorire la valutazione delle proprie attività, mentre le nomine presso enti, consorzi, comunità, società pubbliche o partecipate, dovranno avvenire previa adesione al Codice.

- Di fronte ad un rinvio a giudizio o a misure di prevenzione personale e patrimoniale per reati di corruzione, concussione, mafia, estorsione, riciclaggio e traffico illecito di rifiuti, vi è l’impegno a dimettersi dal proprio mandato.

“Si tratta di una svolta importante perché originata dal basso - affermano il Presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni e l’assessore alla legalità Gabriele Santoni -  maturata attraverso un lavoro che ci ha visto coinvolti in prima persona e quindi un passo importante verso l’obiettivo di ristabilire un rapporto tra elettori ed eletti fondato sulla fiducia e sulla trasparenza”.

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