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Castelfranco, Rifondazione contro la giunta: "Non aderisce al Codice Etico"

Rifondazione Comunista sollecita il Comune a sottoscrivere la "Carta di Pisa", una serie di norme per la trasparenza e contro i clientelismi a cui hanno già aderito diversi comuni del pisano

La "Carta di Pisa" impegna gli enti, gli assessori ed i consiglieri sottoscrittori al rispetto di varie regole per garantire maggiori trasparenza, correttezza e imparzialità nella funzione Amministrativa. Un codice etico che il Partito di Rifondazione Comunista di Castelfranco di Sotto chiede alla giunta di sottoscrivere al più presto come hanno già fatto diversi comuni del pisano.

"Evidenziamo – si legge nella nota di RC - come in particolare si punta l'attenzione sulla trasparenza, ma si vieta anche il clientelismo o i conflitti di interessi. Infatti, ad esempio, per il clientelismo viene stabilito che l'amministratore deve astenersi dall'esercizio delle proprie funzioni o dall’utilizzo delle prerogative legate alla sua carica nell'interesse particolare di individui o di gruppi di individui, a detrimento dell’interesse generale".

Il codice etico, tra le altre cose, proibisce anche i regali per un valore complessivo annuo superiore a 100 euro e prevede un divieto di cumulo di cariche che interferiscano indebitamente con l’esercizio del proprio mandato.

"Al Comune di Castelfranco di Sotto - conclude la nota di Rifondazione Comunista - chiediamo  la sottoscrizione del suddetto documento anche perché ciò è stato già fatto da vari enti e comuni tra cui la Provincia ed il Comune di Pisa ed il Comune di Cascina. Reputiamo che sia importante la suddetta adesione. Infatti, sarebbe un segnale importante in un momento in cui la politica è pubblicamente sotto accusa e non riesce ad cambiare verso una maggiore trasparenza, partecipazione e democrazia".

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