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Protesta dei bancarellai in Consiglio Comunale: unanime condanna dalle forze politiche

Opposizione e maggioranza d'accordo nel condannare il gesto dei commercianti che nel pomeriggio di martedì hanno fatto irruzione nella Sala Regia. Solidarietà al sindaco anche dal governatore della Toscana Enrico Rossi

Non tardano ad arrivare le reazioni delle forze politiche del Consiglio Comunale dopo la dura contestazione dei bancarellai che hanno costretto il sindaco ad uscire sotto scorta.

“L’episodio di oggi - ha così esordito Ferdinando De Negri, capogruppo in Consiglio Comunale del Partito Democratico - è senz’altro una delle pagine più buie e tristi della vita politica e democratica della nostra città”. “L’aggressione al aindaco Marco Filippeschi - ha poi aggiunto De Negri - e alla Giunta Comunale, le minacce di morte, gli insulti ai consiglieri comunali, rappresentano un gravissimo vulnus della vita democratica di Pisa”.

“Condanno nel modo più fermo e deciso la violenta irruzione nell’aula consigliere dei bancarellai di questo pomeriggio - ha invece sottolineato Giuseppe Ventura, capogruppo della lista 'In lista per Pisa'. “Neanche la più esasperata disperazione - ha concluso Ventura - può giustificare l’episodio di violenza a cui oggi abbiamo assistito. Esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà al sindaco Filippeschi”.

“Un episodio quello di questo pomeriggio - ha detto Odorico Di Stefano (i Riformisti) - davvero molto grave. Al di fuori della legalità. Il confronto democratico, il sale di ogni convivenza pacifica, è oggi saltato. La differenza di opinioni non può mai giustificare quello a cui oggi, invece, abbiamo assistito“.

 “Si è trattato - ha così dichiarato il consigliere Gianfranco Mannini, (M5S) - di un episodio assolutamente da condannare. Una situazione che nasce però dalla mancanza di chiarezza da parte dell’amministrazione comunale. Auspichiamo che ai bancarellai gli sia garantita una alternativa valida, nel più breve tempo possibile, all’interno della sistemazione di tutta l’area del Santa Chiara!. Occorre un impegno in questo senso del sindaco, oggi!”.

“Chi semina vento raccoglie tempesta” ha, invece, detto il consigliere Maurizio Nerini (Noi Adesso Pis@).

“Pur condannando fermamente l’irruzione nella sala del Consiglio Comunale - ha così detto Simonetta Ghezzani, capogruppo in Consiglio Comunale di Sel -  la più importante sala delle istituzioni democratiche della nostra città, non mi sono però stupita di quanto accaduto. Siamo di fronte ad un fallimento della politica. La proroga del cantiere di fronte al Museo delle Sinopie in assenza di un tavolo di concertazione con i rappresentanti di categoria ha creato i presupposti di una esplosione rabbiosa di decine di lavoratori che hanno bisogno in primo luogo di chiarezza e quindi di interlocuzione politica. Auspico - ha concluso la Ghezzani - che si ripristino quanto prima le condizioni di un dialogo tra le istituzioni e i bancarellai per la ricerca di una soluzione che in primo luogo salvi i posti di lavoro”.

“La politica è assente - ha dichiarato Giovanni Garzella, capogruppo in Consiglio Comunale di Forza Italia-Pdl - e si para dietro il tecnicismo. L’assenza di dialogo esaspera le situazioni. Oggi è una pagina buia della politica. Da dimenticare come quando accadde in una oramai famosa seduta del Consiglio Comunale presieduta allora da Titina Maccioni. Quanto accaduto è andato oltre le regole. Io sono - ha concluso Garzella - per il dialogo. Per il confronto. Sempre e comunque”. 

 “Quello che è accaduto oggi pomeriggio - ha detto Raffaele Latrofa, capogruppo in Consiglio Comunale per NCD - è andato oltre le regole. La politica si deve riappropriare del suo ruolo ed ha il dovere di cercare, ma soprattutto di trovare una soluzione ad una vicenda che è evidentemente esasperata”.

“Condanniamo - ha detto Ciccio Auletta, capogruppo in Consiglio Comunale di 'Una città in comune-Prc' - i comportamenti intimidatori a cui abbiamo assistito questo pomeriggio. Proprio perché siamo in costante e in pieno dissenso rispetto alla politica di questa amministrazione comunale riteniamo grave quanto avvenuto”.

GOVERNATORE ENRICO ROSSI. "Di fronte a quanto accaduto in Consiglio Comunale a Pisa esprimo forte riprovazione. Non c'è protesta, neanche la più legittima, che possa tradursi in atteggiamenti violenti contro amministratori e danni a persone e cose. Episodi del genere non dovranno più accadere".
Con queste parole il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, condanna l'irruzione di un gruppo di bancarellai di Piazza del Duomo.
"Al sindaco Filippeschi e alla Giunta - continua Rossi - esprimo la mia vicinanza e solidarietà. Sono convinto che sapranno agire nell'interesse della città senza cedere ad alcuna intimidazione".

DEPUTATO FEDERICO GELLI. “Immagini vergognose che la dicono lunga sull’atteggiamento di chi usa la prepotenza e la violenza verbale per portare avanti interessi personali. La mia solidarietà al sindaco Marco Filippeschi”. E’ quanto dichiarato dal deputato Pd Federico Gelli. “Senza entrare nel merito della questione - dichiara Gelli - se si costringe all’interruzione un Consiglio Comunale facendo uscire il sindaco dall’aula scortato dalla Polizia non solo non si ha rispetto per l’istituzione, ma si sceglie di uscire dal democratico confronto politico scadendo in un comportamento scorretto e ben oltre i confini della civiltà”.

SINDACO DI PONTEDERA MILLOZZI. "Apprendo da notizie di stampa che oggi pomeriggio durante il Consiglio Comunale una manifestazione di protesta si è trasformata in una vera e propria aggressione ai danni del sindaco di Pisa Marco Filippeschi, dell'assessore al commercio Andrea Ferrante e della Giunta Comunale. Esprimo innanzitutto la mia solidarietà al sindaco di Pisa e alla Giunta Comunale. Condanno questi atti che sono intollerabili in democrazia. I luoghi e i rappresentanti democraticamente eletti devono essere rispettati e devono poter esprimere liberamente il proprio mandato. Episodi di questo genere, che stanno facendo capolino nel nostro territorio, non possono essere tollerati e permessi. La condanna deve essere unanime e occorre intervenire con fermezza. Mi auguro di non dover più registrare questo tipo di episodi e rinnovo la mia vicinanza e quella della città di Pontedera agli amministratori pisani".

SEGRETARIO PROVINCIALE PD ALESSIO LARI. "L'irruzione di alcuni ambulanti durante la seduta del Consiglio Comunale è un atto grave e veramente spiacevole per la città ed esprimo la mia solidarietà al sindaco Filippeschi e al Consiglio - dice il segretario provinciale Pd Alessio Lari - non si può tollerare l'occupazione di uno spazio della vita democratica cittadina, tanto più se lo si fa con modi e maniere tutt'altro che concilianti e non disposte al dialogo. Le istanze degli ambulanti non sono inascoltate dall'amministrazione comunale. Nella manifestazione del dissenso e delle preoccupazioni però non deve essere mai oltrepassata la linea del raffronto civile e della legalità".

PARLAMENTARI PISANI CARROZZA, FONTANELLI, GATTI. "L'interruzione del Consiglio Comunale da parte di alcuni ambulanti è un fatto grave e inaccettabile - affermano i parlamentari pisani Carrozza, Fontanelli e Gatti - è legittimo manifestare le proprie preoccupazioni, così come ricorrere alle vie giuridiche, ma è intollerabile che si vada oltre i limiti del confronto democratico. Manifestiamo la nostra solidarietà al sindaco e al Consiglio Comunale".

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