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Il conflitto in Ucraina al centro del Consiglio comunale del 1 marzo

Sono quattro le distinte mozioni su questo tema che verranno discusse dai consiglieri

La guerra in Ucraina sarà al centro della discussione della seduta di domani, martedì 1 marzo, del Consiglio comunale (dalle 14, diretta streaming). Sono, infatti, ben quattro le mozioni che sono state presentate su questa guerra. Una del consigliere Matteo Trapani (Pd), una del consigliere Riccardo Buscemi (Fi), una dal consigliere Paolo Cognetti (Lega) e una, infine, del consigliere Francesco Auletta (Diritti in Comune). Quest'ultimo, sul tema, commenta così: "Occorre una presa di posizione forte e chiara anche da parte degli enti locali per chiedere subito il cessate il fuoco, rispondendo così agli appelli dei movimenti e delle manifestazioni per la pace che si stanno moltiplicando in tutto il mondo, a partire dalla stessa Russia. L’Italia deve agire in uno spirito di neutralità attiva e nel pieno rispetto di quanto previsto dall’articolo 11 della Costituzione, non inviando soldati ai confini con l’Ucraina o la Russia né fornendo armi all’Ucraina".

Il capogruppo di Diritti in Comune prosegue: "La guerra non porta mai a una soluzione dei problemi internazionali e l’eventuale scelta di rispondere alla guerra con la guerra potrebbe avere conseguenze drammatiche e imprevedibili anche di lungo o lunghissimo periodo, come l’eventualità di un’escalation nucleare. Si chiede alle istituzioni internazionali, in particolare alle Nazioni Unite e all’Unione Europea, e al Governo italiano di prodigarsi urgentemente e unitariamente per l’immediata cessazione degli scontri con tutti i mezzi della diplomazia internazionale, praticando una forma di neutralità attiva ed evitando qualsiasi coinvolgimento militare diretto o indiretto nell’area e nei paesi limitrofi; attivarsi per garantire un passaggio sicuro alle agenzie internazionali e alle organizzazioni non governative al fine di garantire assistenza umanitaria alla popolazione coinvolta dal conflitto; attivarsi per la creazione di corridoi umanitari per chi fugge dall’Ucraina (senza dimenticare altre e altri richiedenti asilo in fuga da altre situazioni di violenza); una volta arrivati al cessate il fuoco, prodigarsi per una conseguente de-escalation della crisi nel pieno rispetto del diritto internazionale, affidando a esperti negoziatori delle Nazioni Unite e di organizzazioni non governative autorevoli e terze il compito di gestire e risolvere i conflitti tra Stati con gli strumenti della diplomazia, del dialogo, della cooperazione, a partire dalla piena applicazione degli Accordi di Minsk".

Nella mozione di Diritti in comune si mette anche al centro la politica che il governo italiano deve seguire e si chiede: "Di non aderire a sanzioni che siano tali da infliggere sofferenze e privazioni alla popolazione russa e da alimentare ulteriormente il conflitto; dichiarare la propria indisponibilità a partecipare in qualsiasi forma ad azioni militari, o invio di armamenti, nel pieno rispetto dell’articolo 11 della nostra Costituzione; dichiarare la propria indisponibilità ad approvare ulteriori allargamenti dell’Alleanza atlantica; uscire dalla Nato, mettendo in discussione l’esistenza stessa di questa Alleanza".

La seduta di domani del Consiglio Comunale sarà aperta, comunque, da tre question time. Il primo, del consigliere Matteo Trapani (Pd), è sul progetto Ali, agenzia per il lavoro innovativo. Il secondo, del consigliere Francesco Auletta (Diritti in Comune), è sulle cosiddette Aule verdi. Il terzo, infine, del consigliere Gabriele Amore (M5S), è sulla mancata manutenzione della locomotiva del trammino. All'ordine del giorno, su proposta dell’amministrazione comunale, anche una variazione al piano triennale delle opere pubbliche e una variazione al bilancio di previsione. La seduta successiva del Consiglio Comunale si terrà martedì 15 Marzo.

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