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Laurora, tra Shoah e Hitler: il caso arriva al Presidente della Repubblica

Ciccio Auletta della coalizione Diritti in comune ha scritto una lettera a Sergio Mattarella per sottolineare l'incompatibilità tra le idee di Laurora e la carica di consigliere comunale

Una lettera indirizzata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per portarlo a conoscenza del caso Laurora, il consigliere ex Lega (dopo la vicenda è confluito nel gruppo misto) rimasto seduto durante il minuto di silenzio per le vittime della Shoah. E' il consigliere comunale di Diritti in comune Ciccio Auletta a scriverla per chiedere al Capo dello Stato "un suo intervento di censura su comportamenti evidentemente incompatibili con la funzione della rappresentanza democratica".
"Il consigliere leghista Laurora oltre il gravissimo comportamento tenuto in Consiglio comunale lo scorso 29 gennaio, oltraggiando il minuto di silenzio richiesto in memoria delle vittime della Shoah, pronuncia parole ignobili dichiarando alla stampa che il Mein Kampf, indicato come libro preferito sulla sua pagina Facebook, andrebbe letto a scuola - afferma in una nota Ciccio Auletta - non si tratta di un’operazione culturale di conoscenza del nazismo per evitare che i suoi orrori si ripetano: è evidente che qui si prova a diffondere una fascinazione del nazismo (folle ma interessante, sostiene Laurora) e del fascismo, che se non 'applicato alla dittatura' ha fatto 'alcune cose per bene'. È questa la cultura di chi combatte la costruzione della moschea, una cultura intollerante e nostalgica di ideologie sconfitte dalla storia e antitetiche rispetto ai valori democratici della nostra Repubblica". "E per tutto ciò - prosegue Auletta - Laurora viene 'premiato' dalla maggioranza e dal sindaco con un accordo vergognoso. Infatti né Conti né i partiti che lo appoggiano chiedono le sue dimissioni ma anzi concordano una operazione che prevede la fuoriuscita di Laurora dal gruppo della Lega e la formazione di un proprio gruppo 'll popolo decide' che sostiene la Giunta. Da ora, quindi, Laurora è anche un capogruppo del Consiglio comunale di Pisa, che tra le altre cose nominerà i suoi uditori nelle commissioni, e il suo gruppo diventa la quinta gamba della maggioranza insieme con Lega, Fratelli d'Italia, Pisa nel Cuore e Forza Italia".

"Gravissimo è quindi il comportamento del sindaco Conti e di tutti i partiti della destra che così legittimano e sostengono la presenza in Consiglio comunale di personaggi che portano avanti posizione negazioniste, antisemite, omofobe e islamofobe - rincara la dose il capogruppo di Diritti in comune - Laurora è d’altronde il primo paladino della crociata contro la realizzazione della moschea a Pisa e quindi Conti e la maggioranza non si vogliono privare del sostegno di questo pezzo della destra per fargli continuare a condurre il pezzo più becero della campagna contro la comunità islamica nella nostra città. Noi non permetteremo che tutto ciò si realizzi: Laurora non può e non deve più sedersi in Consiglio comunale".

Ecco il testo integrale della lettera diretta al Presidente della Repubblica:

Martedì 29 gennaio 2019, durante il Consiglio comunale di Pisa, mentre i consiglieri si alzavano in piedi per commemorare le vittime della Shoah con un minuto di silenzio, si è verificato un evento la cui gravità è apparsa da subito evidente.

Un consigliere eletto nelle liste della Lega, Manuel Laurora, ha deciso di rimanere seduto durante il minuto di silenzio, in un momento solenne della nostra vita civile. Il gesto di provocazione e offesa ha suscitato un’immediata reazione di sdegno, culminata nell’uscita di tutti i consiglieri della minoranza dall’aula e nella richiesta dell’allontanamento del consigliere.

Quanto accaduto in Consiglio comunale non è frutto di una distrazione o del caso. Lo dimostra un’intervista pubblicata oggi sul 'Corriere Fiorentino', in cui il consigliere Laurora arriva a definire il Mein Kampf di Adolf Hitler uno dei suoi libri preferiti, consigliandone la lettura nelle scuole e accusando anzi le istituzioni scolastiche di volerlo nascondere agli alunni. A pochi giorni dalla Giornata della Memoria, è particolarmente inaccettabile leggere simili dichiarazioni elogiative su un testo che ha ispirato lo sterminio, che definisce l’ebraismo uno dei mali del mondo e che parla delle persone di origine africana come 'scimmie'. Nella stessa intervista, tra l'altro, il consigliere parla in termini positivi anche del fascismo, facendone di fatto apologia.

Laurora non è nuovo a provocazioni contro l’Islam o a dichiarazioni offensive e discriminatorie contro le persone omosessuali, ma non era mai arrivato a mettere in discussione apertamente i fondamenti stessi della Costituzione anti-fascista. Il gesto di non alzarsi durante la commemorazione delle vittime dello sterminio dimostra tutta l’arroganza di una persona indegna di rappresentare i cittadini. La sua permanenza in Consiglio comunale squalifica l'istituzione nella sua interezza e offende la città di Pisa.

Per queste ragioni mi rivolgo a Lei, in quanto Prima carica dello Stato e garante della Costituzione, memore della Sua sensibilità per i temi della Shoah, per chiederLe se non vi sia incompatibilità tra gli atteggiamenti, i comportamenti e le dichiarazioni del consigliere Laurora e il suo attuale ruolo di consigliere, nel quale è chiamato a rispettare e attuare la Carta Costituzionale.

Auspico un Suo intervento di censura su comportamenti evidentemente incompatibili con la funzione della rappresentanza democratica, con l'auspicio che ciò possa essere di monito per tutti e prevenire ulteriori atti o dichiarazioni inaccettabili, da parte del consigliere Laurora o di altri rappresentanti dei cittadini.

Francesco Auletta - consigliere comunale Diritti in comune (Una città in comune - Rifondazione Comunista - Pisa Possibile) - Pisa

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