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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Consiglio Comunale a porte chiuse? Il Municipio dei Beni Comuni: "Venite da noi"

L'invasione della Sala Regia da parte di un gruppo di attivisti No Tav lo scorso 25 luglio sta suscitando molte reazioni tra gli esponenti politici della città: il PDL chiede misure che garantiscano l'incolumità dei consiglieri

Consiglio Comunale aperto o Consiglio Comunale chiuso? E' questo il grande dilemma che in queste ore sta affliggendo gli addetti ai lavori, in primis il presidente Ranieri Del Torto. Dopo il blitz dei No Tav della scorsa settimana, si moltiplicano i punti di vista tra chi teme per l'incolumità degli stessi consiglieri, bloccati senza vie di fuga, e chi invece vuole mantenere le sedute così come sono. Anche se tutti concordano sul fatto che la Sala Regia non sia adeguata e che sarebbe necessario prima possibile il ritorno in Sala delle Baleari, attualmente in fase di ristrutturazione.

In questo clima di incertezza Il Municipio dei Beni Comuni lancia la sua proposta allo stesso Consiglio Comunale per la seduta di giovedì 1 agosto: "Il Muncipio dei Beni Comuni, forte di numerosi eventi pubblici già organizzati in passato con la partecipazione di centinaia di cittadini, fra cui, da ultimo, la riunione della Commissione Rodotà sui Beni Comuni - si legge in una nota - invita il presidente del Consiglio Comunale, qualora sussistessero difficoltà da parte sua a garantire il diritto di accesso ai cittadini, a prendere in considerazione l'ipotesi di tenere la prossima seduta presso i locali dell'ex Colorificio Liberato. Infatti, la funzione sociale di questa ex fabbrica, stabilita dall'art. 42 della Costituzione, ne fa un bene comune a disposizione di tutta la cittadinanza, compresi i suoi rappresentanti istituzionali. Si eviterebbe così un precedente lesivo della democrazia in città e si avrebbe il tempo per individuare una sede idonea per le attività del Consiglio Comunale da settembre in avanti".

"La sola eventualità che il Consiglio Comunale di giovedì 1 agosto possa tenersi a porte chiuse, o socchiuse (si parla infatti della possibilità di far entrare solo un numero limitato di persone, ndr), è ancora più grave - prosegue il comunicato - in quanto in tale data i consiglieri si dovranno esprimere su quattro temi di grande rilievo, che lasciano prevedere un notevole afflusso di persone interessate ad ascoltare e osservare i lavori dell'assemblea: il rischio di licenziamento dei lavoratori della Misericordia; il ripristino dei servizi essenziali presso il campo della Bigattiera; il percorso di ri-pubblicizzazione dell'acqua; la minaccia di sgombero forzato dell'ex Colorificio Liberato".

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