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Consiglio comunale sulla base di Coltano: la discussione fra enti slitta a dopo le elezioni

Il sindaco di Pisa Michele Conti ha ripercorso le tappe della vicenda. Presidio davanti Palazzo Gambacorti del Movimento no base

Si è svolto ieri, 13 settembre, il Consiglio comunale di Pisa dedicato alla base militare di Coltano. Il sindaco Michele Conti, nel suo intervento, ha tracciato l'evoluzione che la previsione ministeriale ha avuto, relazionando infine sullo stato attuale della situazione. L'ultimo atto è l'istituzione del tavolo di concertazione fra istituzioni, con la discussione sulla nuova modalità di possibile realizzazione rinviata a dopo le elezioni politiche. "Informalmente - queste le parole del primo cittadino - mi è stato risposto che la data prevista (per la terza riunione del tavolo ndr) sarà fissata dopo le elezioni politiche". Resta salva l'apertura dell'amministrazione a "soluzioni che non facessero perdere alla città l'occasione di ospitare nuovi reparti dell'Arma che potrebbero portare una rigenerazione urbana sostenibile del borgo di Coltano".

Circa le tappe dell'intera vicenda, il sindaco Conti ha ricordato come "un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, a firma congiunta con il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini in data 14.01.202, decreta 'l’intervento infrastrutturale per la realizzazione della sede del Gruppo Intervento speciale del 1° reggimento Carabinieri paracadutisti Tuscania e del centro cinofili in Pisa – area Coltano', richiamando l’applicazione delle misure di semplificazione procedurale previste dal decreto-legge 77/2021, quello della governance del Pnrr. Il Pnrr, richiamato dal decreto solo per la questione delle procedure semplificate, poiché l’opera è stata dichiarata 'destinata alla difesa nazionale', non finanzierebbe l’opera, per la quale il Governo ricorrerebbe al finanziamento del Fondo per la Coesione e lo Sviluppo 2021-2027". 

"La questione approda in Consiglio comunale - ricorda Conti - grazie alle azioni ispettive del gruppo di minoranza 'Una città in comune', al quale non fatico a riconoscere che, dal mio punto di vista, in questo caso, hanno fatto un ottimo servizio alla collettività. Le amministrazioni parlano per atti e, in questo caso, come è già stato spiegato in modo esaustivo in Consiglio comunale, al Comune di Pisa non era pervenuto alcun progetto ufficiale, né dal Governo, né dagli enti competenti territorialmente". Si ricorderanno, sul punto, le polemiche circa la presenza in scambi di pec fra enti di richieste di pareri a metà 2021. Conti sottolinea che "la disciplina urbanistica delle aree interne all'Ente Parco è di competenza esclusiva del Parco stesso e gli strumenti urbanistici del Comune di Pisa non si sovrappongono in alcun modo". Ad aprile 2022 a Palazzo Gambacorti c'è la visita del Generale Pierangelo Iannotti, comandante della Legione Carabinieri Toscana, che "ci ha invitati alla Caserma Baldissera per l’illustrazione del progetto".

Si arriva al primo vertice ufficiale fra istituzioni, il 4 maggio. "Ho partecipato - prosegue Conti - insieme al presidente Giani, Bani, Angori e ai delegati all’urbanistica del comune di Pisa Maurizio Nerini e della Provincia Olivia Picchi: ci è stato presentato in modo dettagliato il progetto del centro polifunzionale di reparti specializzati dell’Arma dei Carabinieri a Coltano". La localizzazione nel borgo è legata alla strategicità, data la vicinanza ad aree sensibili e alle vie di comunicazione. "In quella sede abbiamo ribadito, come già dichiarato pubblicamente e sulla stampa, la contrarietà della nostra amministrazione all’intervento proposto per decreto in quel luogo e con quelle dimensioni, ma accogliendo con favore la reale disponibilità dimostrata dall’Arma a trovare una soluzione condivisa che tenga conto delle esigenze operative dei militari e quelle che arrivano dalla comunità di Pisa. I Carabinieri in quell’occasione, hanno confermato la disponibilità a rivedere il piano in chiave riduttiva, riparametrando le esigenze dei reparti e riallocando altrove alcune attività". 

Quest'ultima linea, come ha poi concluso Conti, è quella tenuta sempre dall'amministrazione. L’11 maggio si è riunita la comunità del Parco, presieduta da Conti, che ha espresso contrarietà a qualsiasi intervento all’interno dell’area del Parco stesso. Il 12 maggio si è svolto l'incontro richiesto al Ministro Guerini, "a cui ho partecipato insieme al Presidente Giani. E’ stato un incontro cordiale, durato più di un’ora, durante il quale ho parlato al Ministro della vicenda Coltano ma anche, più in generale, della presenza di insediamenti militari in città, alcuni di essi in attesa di essere meglio razionalizzati. Sono rimasto soddisfatto dell’incontro durante il quale l’ipotesi iniziale della cittadella militare da 70 ettari nella campagna di Coltano è definitivamente tramontata".

E si arriva al nuovo decreto ministeriale che ha istituito un "tavolo operativo interistituzionale con il compito di individuare soluzioni volte a riallocare le sedi del Gruppo Intervento Speciale, del 1° Reggimento Carabinieri paracadutisti 'Tuscania' e del Centro Cinofili sul territorio del Comune di Pisa, valutando l’opportunità di inserire il borgo di Coltano nel progetto attraverso la rigenerazione urbana degli immobili di proprietà pubblica". "La dicitura del decreto - puntualizza il sindaco di Pisa - parla chiaramente di 'comune di Pisa', quindi ogni altra ipotesi tirata fuori, con mio sommo stupore anche da autorevoli rappresentanti istituzionali, è derubrucabile a chiacchiere da bar".

Si sono svolte due riunioni del tavolo, una a Pisa in data 8 giugno, e l’altra a Roma in data 7 luglio, presiedute dal Capo di Gabinetto del Ministro della difesa e composto da: Task Force Difesa per la Valorizzazione Immobili, l’Energia e l’Ambiente; Comando generale dell’Arma dei Carabinieri; Consiglio superiore dei lavori pubblici; Regione Toscana; Provincia di Pisa; Comune di Pisa; Ente Parco San Rossore Migliarino Massaciuccoli. La terza riunione, prevista per settembre, è quella rinviata al post elezioni. 

"Sempre no base"

In contemporeanea al Consiglio comunale si è tenuto il presidio, in Piazza XX Settembre, del Movimento no base né a Coltano né altrove. "Diciamo no - hanno scritto in una nota - ad una nuova Base Militare a Coltano e diremo no a qualsiasi collocazione alternativa per questa base di guerra, oggi e sempre. Diciamo sì al dovere di rispondere alle urgenze sociali e sì a investimenti per la costruzione di un modello economico di pace, sostenibile e alternativo a quello attuale. Chiediamo quindi che il Consiglio comunale esprima un indirizzo chiaro in tal senso e che il sindaco vada al prossimo tavolo interistituzionale chiedendo il ritiro di entrambi i dpcm e lo scioglimento immediato del tavolo stesso. Sappiamo che molto spesso gli interessi delle istituzioni e della cittadinanza divergono. Per questo continueremo a presidiare i luoghi decisionali di questa città e i territori che attraversiamo per difenderli dalla violenza che troppo spesso ci viene imposta dall’alto". 

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