Contraccezione gratuita in Toscana: contrario il Popolo della Famiglia
Per la sezione pisana del partito viene promossa la "promiscuità sessuale" che "alimenta la diffusione delle malattie", quando invece "le giovani donne abortiscono per mancanza di soldi"
Il Popolo della Famiglia di Pisa esprime il suo "più profondo dissenso" nei confronti della delibera approvata dalla Regione Toscana con la quale vengono messi a disposizione dei giovani sotto i 26 anni i possibili mezzi contraccettivi in forma completamente gratuita. "In questo modo - afferma il partito - mentre per i farmaci si paga un ticket in base al reddito, la pillola del giorno dopo, pur non essendo un salvavita diviene completamente gratuita. Per questi farmaci avevano già tolto la necessità della ricetta medica, ma evidentemente questo non bastava più. E così se per aiutare le giovani madri e la famiglia dicono che non ci siano neanche gli spiccioli, per la contraccezione come per l’aborto spuntano fuori ingenti capitali pubblici in modo miracoloso".
Punta il dito sull'educazione il Popolo della Famiglia: "In tutte le scuole presenteranno questa iniziativa dicendo che questi sono strumenti efficaci per prevenire efficacemente le gravidanze indesiderate e combattere la diffusione delle malattie a trasmissione sessuale. Ma la verità è che le pillole contraccettive non proteggono dalla trasmissione delle malattie come l’Aids, né i preservativi danno garanzie assolute di protezione perché non di rado si rompono. Il risultato finale è che la delibera risulta solo un mezzo per promuovere quella promiscuità sessuale che è la benzina che alimenta la diffusione delle malattie a trasmissione sessuale. E’ come curare un intossicato con ulteriore veleno".
"La Toscana - conclude la nota - che come il resto d’Italia soffre per il problema della denatalità, sembra prediligere qui rimedi che aggravano il problema anziché arginarlo. Sembrerebbe quasi che ai nostri giovani non rimanga altro che intossicarsi con gli estroprogestinici oltre che a consumare cannabis. Il Popolo della Famiglia invita la Regione Toscana a rivedere questa politica politica surreale e dannosa, per investire i capitali su vita e famiglia, da troppo tempo dimenticata e calpestata".
