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Crisi della Palp e 'questione Coltano': Fratoianni incontra lavoratori e residenti

Il segretario nazionale di Sinistra Italiana si è confrontato con i responsabili delle due associazioni

E' stata una giornata molto importante in cui ha prevalso la dimensione dell’ascolto. Insieme ai coordinatori comunale e provinciale Luigi Sofia e Mauro Stampacchia e numerosi militanti, Nicola Fratoianni sabato 25 giugno ha incontrato Simona Rindi della PALP e il Comitato permanente per la difesa di Coltano. Il 21 giugno scorso il consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione urgente a sostegno della PALP, che rischia la chiusura per problemi finanziari acuiti dalla crisi pandemica. Sinistra Italiana è solidale con il presidio, e i componenti dell’associazione, lavoratrici e lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro, e l'intero territorio del litorale che rischia di perdere assistenza sanitaria. Dopo la solidarietà espressa da tutte le forze politiche servono risposte concrete.

"Per scongiurare l’esito drammatico di una chiusura di un essenziale presidio sociosanitario attivo sul litorale è necessario che tutte le istituzioni, Comune, Regione e Società della Salute si attivino in concreto" scrive Sinistra Italiana. "Devono mobilitare ogni strumento utile per garantire, da un lato, la stabilità occupazionale dei lavoratori e le lavoratrici della PALP, e dall’altro la continuità di un pubblico servizio da parte dell’Ente di terzo settore presso l’immobile comunale allo scopo dedicato. ll caso della PALP è emblematico delle enormi difficoltà che il attraversa oggi il sistema del volontariato, che molto spesso sostituisce la pubblica amministrazione nell’erogazione di servizi pubblici essenziali per le comunità territoriali di riferimento, senza però trovare adeguate forme di riconoscimento di tipo economico o di semplificazione organizzativa. La riforma del terzo settore del 2017 ha molto spesso impedito l’attuazione del progetto costituzionale di solidarietà e sussidiarietà orizzontale, e per questo deve essere ripensata specie alla luce dei due anni di pandemia".

Seconda tappa, il Comitato per la difesa di Coltano, realtà ormai strutturata del territorio che si è resa protagonista di una grande mobilitazione popolare in difesa del borgo e del parco di Coltano, dove il Ministero della difesa aveva previsto la costruzione di una mega base militare. Sinistra Italiana, che si è opposta ad ogni aumento delle spese militari, ed è una delle forze apertamente schierate contro la guerra e per la pace, in Ucraina e ovunque, ribadisce ancora una volta, come in occasione dell’interrogazione parlamentare di aprile, sostegno e vicinanza ai cittadini coltanesi con un fermo no alla costruzione di una base militare da 190 milioni di euro nel territorio di Coltano e dovunque questo comporti ulteriore consumo di suolo, nelle nostre zone, affollate di installazioni militari, tra le quali la base USA di Camp Darby. Nicola Fratoianni ha sollevato in parlamento, con un'interrogazione congiunta con Europa Verde, la questione delle due caserme cittadine, irragionevolmente vendute, e a prezzi irrisori, mentre già era in atto (nascostamente) il progetto della megabase.

"Noi sosteniamo il Comitato di Coltano e crediamo che questo borgo, cui è stata riservata quella stessa dimenticanza che a Pisa investe quartieri e periferie, vada al contrario difeso attraverso la valorizzazione dei siti storici e culturali lì presenti, dalla villa Medicea, alle Stalle del Buontalenti, alla Stazione Radio di Marconi, alla agricoltura a chilometro zero. Coltano è un patrimonio verde di tutta la nostra città e del suo territorio, può e deve diventare un vero laboratorio ecologista, culturale, produttivo, e un simbolo per tutti gli ecologisti che hanno a cuore le sorti del pianeta al fine della valorizzazione paesaggistica, storica ed architettonica del territorio".

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