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Asili nido, il PD punta il dito: "Gestione comunale scadente e servizi insufficienti"

Il capogruppo in Consiglio comunale Matteo Trapani e il vicesegretario cittadino Selene Montanaro elencano i punti critici

Il capogruppo PD in Consiglio comunale Matteo Trapani e il vicesegretario cittadino, Selene Montanaro, espongono la posizione del partito riguardo alla gestione degli asili nido da parte dell'amministrazione comunale e delle criticità che nel corso dell'ultimo anno non sono state risolte. "Solo ad aprile, le famiglie dei bambini che frequentano i nidi si sono viste arrivare bollettini molto salati relativi ai pochi giorni di frequenza di gennaio e febbraio (causa covid e fantasiose interpretazioni di chiusura per quarantena). All'incontro chiesto dai rappresentanti a maggio, l'assessore Munno ha risposto che non era possibile abbassare le tariffe (in aumento quest'anno) né fare sconti di alcun tipo. Nemmeno un mese dopo, arriva un roboante comunicato dell'amministrazione in cui si dice che le rette verranno azzerate per tutti da marzo".

Trapani e Montanaro continuano: "Chiariamo che le rette del nido, per le famiglie con Isee fino a 40.000 euro, vengono rimborsate dall'INPS con il bonus nido. Il comune di Pisa ha azzerato le rette per tutti, indipendentemente dal reddito, da settembre a dicembre grazie ai fondi del Ministero dell'istruzione, e da marzo a giugno con i fondi della Regione Toscana (non certo con i risparmi dell'amministrazione comunale)". "Nonostante il calo di natalità - specificano i due esponenti PD - i posti offerti di anno in anno sono sempre meno e i bambini esclusi dal servizio sempre di più. Molti si devono accontentare del servizio a tempo corto, spesso non rispondente alle esigenze delle famiglie. Tante strutture avrebbero bisogno di migliorie. Il Comune ha fatto lo sforzo di tenere aperte le strutture convenzionate (5 in tutto) anche a luglio, non organizzando però i campi solari per la fascia 0-3 anni e non garantendo a tutti il servizio, soprattutto ai più piccoli". 

"Che senso ha - si chiedono Trapani e Montanaro - utilizzare i fondi provenienti da Governo e Regione per azzerare rette che comunque sarebbero state rimborsate? Non sarebbe stato meglio investire questi soldi per ampliare e migliorare l'offerta? Che senso ha azzerare le rette, anche per le famiglie più abbienti che potrebbero permetterselo, e lasciare tante famiglie senza un servizio necessario per la crescita dei nostri piccoli cittadini e per i genitori che lavorano? Che senso ha azzerare le rette, se non vengono nemmeno fornite le merende per le feste di fine anno (dopo 2 anni in cui non si sono potute fare)? Forse l'amministrazione vuole coprire la mancanza di servizi e di progettazione? Forse serviva un comunicato roboante in tempo di elezioni e di calo dei consensi? Ve lo diciamo noi: le mancette non bastano".

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