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Darsena Europa e parere del Parco San Rossore, Diritti in Comune: "Troppe criticità, iter da sospendere"

La forza politica in Consiglio comunale a Pisa riferisce delle rilevazioni fatte dall'ente pisano al Ministero dell'Ambiente

Sulla Darsena Europa il Parco di San Rossore esprime un parere "sospensivo e non definitivo, in quanto necessita acquisire tutti gli approfondimenti", e sottolinea anche che, quando sono coinvolti habitat e specie prioritari, non è possibile definire "misure di compensazione" a meno che un progetto comporti "l'assolvimento ad esigenze connesse alla salute dell'uomo e alla sicurezza pubblica e esigenze di primaria importanza per la tutela ambientale". Il gruppo in Consiglio comunale di Diritti in Comune, in una nota, informa circa le conclusioni del parere inviato al Ministero dell'Ambiente dall'ente pisano.

"Una dozzina di pagine molto dense - scrivono Una città in comune e Rifondazione comunista - in cui sono evidenziati gli aspetti critici dello studio di impatto della mega opera per la quale Giani si è fatto fotografare sulla schiaccia-sassi. Un'immagine decisamente in contrasto con quella della Posidonia oceanica, la comune 'alga' che troviamo sulle nostre spiagge e che costituisce una specie fondamentale per la vita del Mediterraneo, tanto da essere riconosciuta come un habitat prioritario e protetto dall'Unione Europea. Col parere del Parco vengono quindi nuovamente bocciate sia la visione sviluppista delle grandi opere che il centrosinistra porta avanti da sempre a livello nazionale, regionale e locale, sia la fallimentare logica delle compensazioni sposata dal sindaco Conti e dal centrodestra".

Secondo quanto scrive Diritti in Comune, "in sintesi il Parco ha riscontrato 'una serie di criticità di impostazione, di metodo, di analisi, che non rendono possibili valutazioni adeguate e pertinenti con la portata del progetto proposto'. Si va dai monitoraggi previsti, inadeguati per quantità e per aree coperte, ai dati insufficienti per valutare l'impatto dell'opera sugli ecosistemi, ad un'analisi dell'idro-dinamismo che non permette analizzare tutti i possibili trasporti di sedimenti e inquinanti verso le Secche della Meloria con i relativi effetti sulla Posidonia, alla richiesta di reimpostare nel suo complesso lo studio per la parte che riguarda le Secche e i suoi ecosistemi. Anche le proposte di compensazione sono duramente criticate: sia perché nei fatti esplicitano possibili effetti negativi della Darsena Europa laddove lo studio sostiene che non ce ne saranno, sia per le tecniche prescelte, le loro possibilità di successo, le loro entità e, nel caso del sabbiodotto, per i possibili impatti della compensazione. Per non parlare di veri e propri errori e della completa mancanza di analisi di alcuni effetti sul sistema socio-economico e degli impatti cumulativi".

Il parere sospensivo del Parco "chiede nei fatti una completa ridefinizione dello Studio di Impatto sull'ampliamento del porto di Livorno bocciando su tutta la linea la logica delle compensazioni" è la convisione della forza politica. "Questo conferma, integra e rafforza - insiste - quanto da anni sosteniamo e che abbiamo messo nero su bianco negli scorsi giorni con le nostre osservazioni. Negli atti sottoscritti insieme alla lista comunale di Buongiorno Livorno e inviati al Ministero negli scorsi giorni abbiamo infatti messo in discussione dalle fondamenta la scelta strategica di quest’opera: dalla necessità di valutare anche la proposta di non fare la Darsena Europa, a quella di tenere conto di impatti cumulativi, a quella ancora di ridefinire gli scenari socio-economici e rivedere il Piano Regolatore Portuale, ripartendo quindi da zero".

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