In tutte le maniere ho cercato di far ragionare gli uffici del Comune di Pisa perché l’assessorato all’ambiente dalle dimissioni di Sanzo in mano a Filippeschi di fatto è appiattito sulle decisioni dei dirigenti e non articola nessun pensiero se non quello che gli viene fornito da veline preconfezionate. Ho fatto diverse interrogazioni e question time sul tema sollecitato dagli abitanti del Litorale, abbiamo anche organizzato un’assemblea pubblica boicottata ad arte, avendo solo l’effetto di posticipare l’avvio dei provvedimenti ad ottobre. Ho spiegato come l’introduzione del “porta a porta” nella zona dei villaggi a Marina di Pisa sia controproducente e forse dettata solo da calcoli sbagliati sull’acquisto dei “cassonetti intelligenti” per le zone scoperte di Marina (coinvolgeremo le commissioni di garanzia in merito), ricevendo da Filippeschi una stucchevole lezione sulla bontà del “porta a porta” senza un minimo tentativo di risolvere i problemi e rimangiandosi decisioni già prese. Non è vero che i mezzi usati oggi hanno problemi di passaggio e non è vero che li avrebbero dopo, le isole di raccolta di oggi funzionano da decenni e potrebbero solo essere automatizzate. È invece vero che ci sarebbero notevoli problemi sia per i metodi di raccolta ipotizzati, con piccoli mezzi tra i condomini chiusi spesso da cancelli, sia per la vicinanza del bosco e dei fossi …habitat naturale di animali selvatici. Sconcertante poi resta la decisione di dividere con due sistemi di raccolta via Barbolani. Per tutta questa situazione che ho cercato di rappresentare questo non ho ricevuto risposte serie da Filippeschi, il muro che ha alzato è davvero controproducente, ma del resto è il suo fare. Ai Marinesi dico solo di far sentire la propria voce, di protestare contro decisioni assurde calate dall’alto …di pazientare e poi vedremo come far saltare il banco!