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Si accende il dibattito sulla De.C.O. a Calci: la maggioranza risponde a Uniti per Calci

La capogruppo Francesca Meneghini elenca punto per punto tutti gli errori di valutazione dell'opposizione sul tema

"Rispediamo al mittente le dichiarazioni e le accuse mosse dal gruppo Uniti per Calci sulla nostra bocciatura della mozione ad oggetto Denominazione Comunale d’Origine pubblicate su vari organi di stampa. La mozione presentata dalla destra calcesana impegnava Giunta e uffici ad avviare le pratiche per l’istituzione della De.C.O.": replica così la coalizione Centrosinistra-Progetto Calci 2024, dopo il commento di Uniti per Calci sul tema Denominazione comunale d’origine.

"Non condividendo l’impostazione politica della destra calcesana che cala decisioni dall’alto come preconfezionate e senza prima averle concertate, abbiamo proposto una serie di emendamenti di metodo, convinti che tutte le azioni di valorizzazione del nostro territorio e delle sue specificità siano da intraprendere. Per operazioni come quella della denominazione comunale è per noi fondamentale il coinvolgimento dei destinatari diretti e portatori di interesse, anche per assicurarne il successo. Avevamo quindi chiesto di modificare gli impegni affinché, prima di far partire un processo amministrativo, si avviasse una discussione nella commissione consiliare competente insieme ai rappresentanti delle realtà potenzialmente interessate per valutare con loro la fattibilità ed applicabilità dell’adozione del riconoscimento De.C.O. al nostro territorio" aggiunge Francesca Meneghini, capogruppo della coalizione.

"Al netto di errori sulla descrizione della certificazione De.C.O. che la minoranza ha commesso durante la discussione (la destra ha parlato di 'costo zero', mentre possono esserci costi per l'amministrazione o per le imprese; la De. C.O. è una a prevede un disciplinare, e non è una lista come elencato dalla destra) abbiamo parlato di dialogo, e loro ci accusano di voler delegare la decisione ad altri, addirittura di cedere 'la sovranità del Consiglio comunale'. Evidentemente la destra calcesana non considera che, nel caso dell’olio per fare solo un esempio, non è possibile una valutazione del genere senza consultare le realtà con cui già facciamo rete, come il consorzio della Strada dell’Olio basato proprio su una convenzione che non riguarda solo i comuni ma anche e soprattutto i produttori: anche questo significa abdicare al ruolo politico? Noi riteniamo di no, anzi dimostra la bontà delle nostre scelte: la promozione del territorio si fa costruendo una rete sinergica tra le amministrazioni e chi quel territorio lo vive".

La coalizione di centrosinistra conclude: "Paradossale è anche il riferimento alle dichiarazioni del sindaco, che sono state completamente travisate, in totale malafede. Il sindaco nella sua veste di presidente del Consiglio comunale, una volta accertata la convergenza di tutte le forze politiche sul tema della mozione, e nell’intento di trovare una soluzione attuativa condivisa, ha ribadito la proposta di convocare una commissione consiliare aperta ai potenziali interessati, cioè di utilizzare una sede in cui tutti i gruppi consiliari sono presenti: l’esatto opposto di ciò di cui viene accusato. Un patetico tentativo di mettere in mezzo il sindaco che ha invece proposto una soluzione che desse spazio a tutti. La minoranza calcesana non ha sentito ragioni e ha perso l’ennesima occasione di lavorare in sinergia: se avessero avuto interesse ad approvare il loro atto, nella sostanza, avrebbero accettato le modifiche. Quindi ci chiediamo se siano interessati alle politiche o piuttosto alle polemiche? La risposta appare chiara".

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