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Diritti in Comune: "No ad Andrea Buscemi assessore, no alla 'cultura' della violenza maschilista"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Vogliamo le dimissioni di Andrea Buscemi, nominato dal Sindaco assessore alla cultura.

Si tratta di una persona che ha evitato una condanna penale per stalking a causa della prescrizione del reato. Lo dimostra e lo conferma anche il fatto che è stato condannato al risarcimento dei danni e alle spese. Non solo, nel processo è emerso che Buscemi ha minacciato due testimoni per indurle a non testimoniare, tant'è che il giudice per le indagini preliminari ha stabilito il divieto di avvicinarle.

Siamo letteralmente indignate e indignati che si sia anche solo potuto pensare di candidarlo, figuriamoci addirittura sceglierlo come assessore!
Questa nomina indica che il nuovo Sindaco non ha la più pallida idea di cosa sia la violenza esercitata sulle donne attraverso mille comportamenti che ledono la loro libertà impedendo il diritto alla loro piena e pari cittadinanza. Non ha la più pallida idea di come tali comportamenti non siano casuali, dettati da stati emotivi incontrollati, ma siano logicamente conseguenti all'idea che, semplicemente, le donne siano persone di serie B e sia quindi normale esercitare violenza nei loro confronti, ai più diversi gradi. E' falso e inutile scandalizzarsi per coloro che vengono uccise dai loro compagni se non ci si scandalizza, non si sanziona e non si agisce per superare la cultura che sottende a questi atti, che è la stessa identica per la quale Andrea Buscemi si è reso protagonista di atti persecutori verso la sua ex compagna e di minacce verso le due testimoni.

Ancora: mantenere un assessorato alle pari opportunità in questo quadro è ipocrita se non addirittura insultante: si può pensare davvero di prendere in giro così tutta la cittadinanza e il sensibile mondo delle differenze?

Quello del Sindaco è un atto gravissimo e inaccettabile in sé, perché non si è curato del risultato di un processo penale, ma anche e soprattutto per la cultura profondamente maschilista che dimostra, che viene elevata ad atto politico fondamentale per il governo della città.

Non c'è molto da dire: Andrea Buscemi non può fare l'assessore. Noi faremo tutto quello che possiamo per impedirlo, raccogliendo la sollecitazione che sta arrivando da tantissime donne e tantissimi uomini della città.

Diritti in comune: Una città in comune, Rifondazione Comunista, Possibile

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