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Elezioni: a Pisa il Pd fa il miglior risultato assoluto tra i 16 capoluoghi di provincia al voto

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Questa tornata di amministrative ci consegna un dato assoluto: il Pd può ripartire solo dai territori e dalle positive esperienze delle amministrazioni locali in cui governa. Il centrosinistra continua a produrre sul territorio buona politica, quella basata sui fatti, sulla risposta ai bisogni e ai problemi concreti, quella dei programmi che non restano sulla carta. Pagano l'onestà e il lavoro, la serietà con cui si si individuano i problemi e si danno risposte. Pisa è prima di tutto un esempio di questo tipo. Da esperienze positive come quelle della giiunta guidata da Marco Filippeschi il Pd non può che trarre forza. Infatti Filippeschi vince al primo turno con oltre il 53% dei consensi (e 40 punti di distacco dal secondo arrivato) e il Pd si conferma primo partito con il 38% riconfermando il dato di 5 anni fa e superando la percentuale raggiunta alle politiche di febbraio. Quello di Pisa è il dato più alto in Italia tra i capoluoghi di provincia, dopo di noi viene Vicenza con un Pd al 28%. È stata premiata la nostra scelta di presentare una lista ricca, rinnovata e molto rappresentativa delle migliori esperienze della società pisana, dei quartieri e dei territori; è stato premiato un partito capace di rinnovarsi, con un gruppo dirigente coeso e solidale, che ha lavorato unito per raggiungere l'obiettivo.

Dobbiamo fare i conti con un astensionismo pesante, che ha colpito in maniera particolare il centrodestra e il Movimento 5 Stelle, ma che anche noi non vogliamo sottovalutare. Il 77% di votanti del 2008, con cui si confronta il 55,7% di ieri a Pisa, fu ottenuto in elezioni comunali che si tennero contestualmente alle politiche, nel pieno del confronto bipolare tra Berlusconi e Veltroni, ma già alle regionali 2010 a Pisa votò il 59%.

L'astensionismo è frutto di tanti fattori, lo analizzeremo per bene come abbiamo fatto con i dati delle ultime politiche: pesa la delusione di molti elettori del Pd di fronte agli errori di questi mesi e al drammatico voto sul Presidente della Repubblica; pesa il drammatico disorientamento degli elettori della destra per la divisione locale che ha reso il Pdl meno competitivo, ma penso che abbia pesato anche un giudizio negativo sul Movimento 5 Stelle e sulle scelte di Grillo che hanno di fatto reso impossibile la nascita di un "Governo del Cambiamento" a guida Bersani.

Il rapporto tra cittadini e politica va ricostruito, vanno rifondati i partiti e ricostruito il tessuto connnettivo della democrazia italiana che deve rilegittimarsi di fronte ai cittadini: questo sarà possibile solo se sapremo davvero riformare le istituzioni per renderle più capaci di rispondere ai cittadini.

Siamo sicuri che un progetto politico chiaro e concreto come quello del centrosinistra pisano e di Marco Filippeschi rappresenti un passo nella giusta direzione. E siamo sicuri che dai territori il Pd possa trarre le giuste indicazioni anche per il prossimo congresso.

Francesco Nocchi
(Segretario Provinciale del Pd di Pisa)

          
        
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