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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Elezioni amministrative a Pisa: "Creiamo la 'coalizione della Costituzione', a sinistra del Pd"

Lettera aperta di Diritti in Comune (Una città in Comune e Rifondazione Comunista) che lancia un evento per incontrare associazioni, movimenti e cittadini per costruire una nuova formazione politica

Diritti in Comune, forza politica in Consiglio comunale a Pisa formata dalle due compagini di vecchia data Una città in Comune e Rifondazione Comunista, chiamano a raccolta le forze politiche "a sinistra del Pd", con una dichiarata apertura al Movimento 5 Stelle, per formare una "Coalizione della pace, della giustizia sociale e climatica, dei diritti", in vista delle elezioni amministrative del 2023. Lo fa con una lettera aperta alla cittadinanza, fissando per il 15 novembre prossimo un incontro libero al Circolo Borderline Club in via Giuseppe Vernaccini 7, alle ore 21. 

La proposta è quella di mettere in atto un confronto di idee e programmi, al fine di "costruire un progetto concreto e chiaro di futuro per Pisa, entrando nel merito delle questioni". Tutto, comunque, parte da un'idea condivisa, che la lista fissa nella lettera facendo diversi esempi di questioni 'calde' in città.

"Pisa - si legge - vive come tutta l’Italia una crisi democratica, sociale, economica, ambientale e climatica inedita. La coalizione 'Diritti in Comune', nata da movimenti, associazioni e forze politiche, lavora da 10 anni dentro e fuori il Consiglio comunale seguendo la stella polare della Costituzione, nata dalla Resistenza antifascista, che detta i principi e indica gli strumenti adatti non solo a contrastare questa crisi ma anche a sviluppare un’alternativa alle politiche che l’hanno generata. Oggi, nella nostra città, per andare in questa direzione è necessario battere il sindaco Conti e l’alleanza di destra che lo sostiene. Siamo fermamente convinte e convinti che per riuscirci serva una Politica utile, per difendere e riconoscere i diritti di tutte e tutti, a partire da chi è invisibile e ai margini della società e ha rinunciato anche al diritto di voto. Al contrario, pensiamo che il richiamo al 'voto utile' non solo non serva, ma paradossalmente contribuisca ancor di più ad allontanare dal voto l’elettorato, e in particolare proprio le fasce sociali che più vengono più colpite dalla crisi. Al contempo, riteniamo necessario disvelare i grandi interessi dei pochi che si sono arricchiti a danno della città negli ultimi decenni".

"E' trascorso ormai un anno da quando accogliemmo Mimmo Lucano alla Leopolda: da lì lanciammo la proposta di una 'coalizione della Costituzione', fondata su alcuni punti fondamentali: pace e smilitarizzazione, giustizia climatica e ambientale, giustizia sociale e partecipazione, diritti. Si tratta dei cardini su cui lavorare per garantire un futuro a chi vive, lavora e studia nella nostra città, alle tante cittadinanze di Pisa, uscendo dall’emergenza. Se si ha questo in mente è necessario essere molto chiari e netti su alcuni temi: chi vuole la pace non può volere una base militare, né a Coltano né altrove; chi pensa che si debba tutelare il suolo, risorsa fondamentale e non rinnovabile, e contrastare il cambiamento climatico, non può accettare la realizzazione delle grandi opere, dalla Tangenziale Nord-Est alla nuova pista di Peretola".

"Le risorse che si spendono per questi progetti, creando danni irreparabili - specifica Diritti in Comune - devono essere usate per le priorità sociali e ambientali del nostro territorio recuperando suolo libero, investendo sulle aree verdi, sulla cultura, sulle scuole e sui servizi pubblici e sociali, operando per il risparmio energetico, le energie rinnovabili, un’economia sostenibile ambientalmente e socialmente. In quest’ottica, per noi è evidente che si devono cancellare le nuove cementificazioni approvate in maniera trasversale dal centrodestra di Pisa e dal centrosinistra di Cascina col Piano strutturale, così come vanno eliminate altre operazioni puramente speculative, siano le nuove residenze al porto di Marina o la Cittadella aeroportuale. A partire dal rispetto del referendum dell’acqua, chiediamo la ripubblicizzazione dei servizi: altro che privatizzazioni e multiutility!".

Sul fronte sociale "vogliamo dare risposte a chi è colpito dalla crisi pandemica e dalla guerra: è prioritario rispondere all’emergenza abitativa attraverso una strategia non emergenziale. Sono fondamentali la lotta alle povertà e la giustizia fiscale a partire da una tassazione progressiva e dalla battaglia all’evasione e all’elusione. Anche sul sistema degli appalti e sui diritti del lavoro pensiamo che sia ineludibile un profondo cambiamento: per la trasparenza, contro l’illegalità ma anche per la tutela di chi lavora, che a parità di mansioni deve avere parità di salario e di diritti".

Tutti i punti che abbiamo elencato indicano la necessità di adottare un percorso e delle politiche nettamente alternativi a quelli portati avanti dal centrosinistra e dal centrodestra in questi anni a livello locale, regionale e nazionale; su di essi pensiamo che si possa fondare una proposta politica di sinistra per amministrare Pisa dal 2023 rendendola giusta, accogliente, inclusiva, sana, sostenibile e resiliente ai cambiamenti climatici.

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