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Martedì, 23 Aprile 2024
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Danti attacca Conti: "Il Consorzio Agrario Pisano che dirige ha bilanci fallimentari"

L'esponente del centrosinistra analizza i numeri e parla di una "gestione tutt'altro che virtuosa dell'ente"

"Amministrare non è cosa semplice, ancora meno avere la capacità di avere bilanci sani e in ordine. Questo il candidato della Lega Michele Conti lo sa bene perché a guardare i risultati conseguiti dal Consorzio Agrario Pisano, di cui lui è direttore, salta all'occhio una gestione tra il 2012 e il 2016 ai limiti del fallimentare. Un dato decisamente preoccupante per chi si candida a voler governare la città e a gestire un bilancio, con tutto il rispetto per il Consorzio, ben più corposo e complicato".

E’ questo l'attacco che Dario Danti lancia nei confronti del candidato del centrodestra. "La prima cosa che salta all'occhio - analizza - è che nei 5 anni dal 2012 al 2016 il Consorzio ha accumulato perdite costanti, da un minimo di oltre 500mila euro nel 2014 a un massimo di oltre 1,5 milioni di euro nel 2015. In totale, in questo periodo, la perdita d'esercizio è stata di circa 4,5 milioni di euro e nel frattempo si è registrato anche un calo del fatturato di circa il 29%. Parallelamente, l'esposizione debitoria è salita fino a superare i 13 milioni di euro pur in presenza di una diminuzione dei costi operativi. Come si vede, dunque, sono numeri che evidenziano una gestione tutt'altro che virtuosa dell'ente e un andamento che, negli anni, si è consolidato in negativo e senza mostrare alcun tipo di miglioramento".

Danti evidenzia infatti anche un altro aspetto del bilancio del Consorzio: "La voce relativa ai giorni mediamente necessari al pagamento dei fornitori è un indicatore assai significativo: più bassa è, più dimostra l'efficienza e la capacità di programmazione e di spesa, nonché di rispettare gli impegni presi con coloro ai quali vengono affidati i lavori. Ecco, se nel 2012 l'attesa per i fornitori del Consorzio era già di 4 mesi, un dato molto alto dato che la direttiva comunitaria mette un tetto massimo di 90 giorni, nel 2016 è passata a quasi 6 mesi (167 giorni) con una crescita costante del tempo medio di pagamento anno dopo anno. Lo specchio di una cattiva amministrazione è anche la scarsa considerazione degli imprenditori e di coloro che lavorano per lui, magari mettendo addirittura a rischio la loro sopravvivenza e scaricando su di essi la propria incapacità gestionale".

Tutto questo, conclude Danti, all'opposto di quanto avviene invece al Comune di Pisa: "Quando Conti critica la gestione finanziaria di Palazzo Gambacorti, i casi sono due: o non sa di cosa parla, e la cosa sarebbe oltre modo preoccupante, o lo fa per provare a spostare l'attenzione e nascondere i bilanci fallimentari del Consorzio da lui diretto. Ci permettiamo dunque di ricordargli che la tanto vituperata, da lui, gestione del Comune di Pisa lascia in dote un bilancio sanissimo preso ad esempio di buon amministrazione in tutta Italia. Tanto per citare due esempi, basta pensare che negli ultimi 5 anni il debito del Comune si è dimezzato e i fornitori vengono pagati in media a 19 giorni, cioè in meno di un mese. Magari, invece di criticare, potrebbe prendere qualche spunto per migliorare l'attività del Consorzio dato che, è proprio il caso di dirlo, ci pare che lì i… Conti non tornino granché".

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