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Elezioni comunali 2018

Campagna elettorale tesa: lite al mercato Paparelli durante il volantinaggio

Scontro verbale fra un uomo di colore, che distribuiva materiale a sostegno di Serfogli, ed un venditore ambulante. Attacchi della Lega, risponde il candidato di centrosinistra: "Abbassiamo i toni"

Il ballottaggio fra Michele Conti e Andrea Serfogli sembra infiammare gli animi, ad una settimana dal voto del 24 giugno. In un video diffuso sui canali social dai leghisti Susanna Ceccardi e Edoardo Ziello si vede oggi, 17 giugno, una lite andata in scena ieri al mercato di via Paparelli. Protagonisti un ragazzo di colore, che distribuiva materiale a sostegno del candidato di centrosinistra Andrea Serfogli, ed un venditore. "Vattene via, dai fastidio ai clienti" si sente dal banco, con poi una reazione esagitata del giovane.

La Ceccardi su Facebook attacca: "Uno straniero, assoldato dal candidato sindaco del Pd Serfogli per fare volantinaggio, si è messo ad aggredire e offendere i venditori ambulanti che la pensano diversamente. 'Dell'Italia non me ne frega, siete dei mafiosi'. Questa è l'arroganza di chi vorrebbe ancora una volta governare questa città in barba a chi lavora e agli italiani per bene". Anche Ziello: "Un collaboratore di colore del candidato Pd Serfogli ha scatenato il panico al mercato, a colpi di minacce e offese ai danni dei poveri commercianti ambulanti che stavano svolgendo il loro lavoro. E' sconcertante che un immigrato, preso nello staff di un candidato a sindaco, si permetta di proferire frasi di quel e altre gravi offese verso la nostra Nazione. Consiglio al signorino di abbassare le penne e di portare rispetto verso il Paese che lo ospita".

Serfogli ha subito condannato la reazione dell'uomo: "Esprimo la mia più dura e ferma condanna per la reazione violenta e le frasi ingiuriose rivolte da una persona che, al mercato di via Paparelli, stava distribuendo alcuni miei volantini. Nel mio modo di intendere la vita prima e la politica poi, non esiste alcuna provocazione che possa generare questo tipo di reazione che è semplicemente da condannare con grande forza".

Ha poi aggiunto il candidato del centrosinistra: "Alcune precisazioni credo siano necessarie, anche se non cambiano di una virgola quanto scritto sopra. La persona in questione non è un mio collaboratore e non è stato assoldato da nessuno, come dichiarato da alcuni esponenti istituzionali; è un volontario che fa riferimento alla Lista Danti che di certo non ho scelto per il mio comitato elettorale. Questa persona mi dicono sia stata gravemente provocata in precedenza alla sua reazione da militanti leghisti con insulti vari; lo ripeto che questo non giustifica la reazione in alcun modo, ma nei video messi in rete questa provocazione non appare. In termini generali invito tutti, soprattutto coloro che rappresentano le istituzioni nazionali e locali, ad abbassare i toni e non fomentare alcun tipo di reazione. Di certo, in quest'ultima settimana, non abbiamo alcuna necessità di alzare i toni della discussione percorrendo strade che rischiano poi di sfuggire di mano. Io certo non lo farò".

"Prendo atto - ha concluso infine Ziello - che Andrea Serfogli ha risposto positivamente. Adesso si prenda l'impegno a non portarsi più dietro simili aiutanti se non dopo avergli fatto una bella lezione di buone maniere. Non è vero però che i militanti leghisti hanno provocato, poiché erano dall'altra parte del mercato. Serfogli non provi a sviare l'attenzione dalla gravità del gesto, commesso da un suo supporter, inventandosi delle odiose bugie".

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