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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni comunali 2018

Elezioni comunali 2018: Raffaele Latrofa si candida a sindaco

Il consigliere comunale di 'Pisa nel Cuore' lancia la propria figura di tecnico, mettendo a frutto la propria esperienza in Consiglio Comunale: "Cominci l'era dei doveri e dei buoni amministratori"

"E' finita l'epoca dei diritti dei politici: con me inizia l'era dei doveri". Rompe gli indugi Raffaele Latrofa, consigliere comunale di 'Pisa nel Cuore', che stamani, 16 settembre, ha promosso la propria candidatura a sindaco di Pisa per le elezioni amministrative 2018.

Classe 1971, sposato con tre figli, è ingegnere civile e titolare di uno studio che porta il suo nome dal 2010. Nel 2013 è stato eletto in Consiglio Comunale nella lista civica di centrodestra Noi Adesso Pisa. Da circa 3 anni (inizio 2016) guida l'associazione da lui fondata 'Pisa nel Cuore', che oggi rappresenta la base della proposta politica che porterà avanti in questa campagna elettorale. "E' una scelta maturata in questi mesi, anche anni - ha detto in conferenza stampa - ho un'idea di città alternativa a quella portata avanti negli ultimi 20 anni da chi governa".

"Racconterò nei prossimi mesi il programma con tante iniziative, come ho fatto in questi anni - ha spiegato Latrofa - ho scelto di non candidarmi alle politiche, perché per me, per noi, l'interesse principale è la città. E' un nostro dovere. Con la mia squadra ci metteremo la nostra professionalità di tecnici, perché ora per Pisa le contese politiche restano in secondo piano: devono affermarsi merito e competenza". Secondo il consigliere infatti "negli anni di opposizione dura, sul punto, non ho capito perché chi governa ha fatto certe scelte, non capisco le loro priorità. Dal People Mover, 70 milioni per un giocattolino, ai contratti di appalto dove i vantaggi finiscono alle ditte, lecitamente certo, ma con perdite ai bilanci dell'amministrazione".

Fra i temi propri dell'azione politica di Latrofa "ricordo le mie battaglie per la sicurezza nelle scuole, per il decoro, per l'assegnazione corretta degli impianti sportivi. Per un'accoglienza dei turisti degna, con l'idea della 'Pisa card'. Il concetto per chi viene in città, che stia poco o anni per studiare, deve essere che ci sono anche dei doveri. Non deve più passare il messaggio che qua si può fare ciò che si vuole. Al centro dell'azione voglio rimettere il Comune, con i suoi oltre 700 dipendenti: una giunta di 8 persone non può prescindere dal loro lavoro, si deve quindi premiare chi è capace. E questo vale anche e soprattutto per la dirigenza. Basta con le scelte politiche, deve affermarsi la capacità. E le buone idee: sarò sempre disponibile alle proposte serie delle opposizioni, non come è stato fatto con me in questi anni".

Se lo sguardo è aperto verso iniziative favorevoli per il territorio, ancora di più lo è verso potenziali compagni di viaggio per la costituzione di un coeso polo di centrodestra. "La mia campagna elettorale è basata sull'apertura, se qualcuno condividerà le proposte, le porte sono aperte". Il candidato cerca così di riaprire un discorso che, dopo l'appello poi caduto nel vuoto per le primarie, sembra ad oggi fermo. Per alleanze infatti i partiti sembrano attendere l'esito delle elezioni politiche. "Da giugno scorso - ha affermato Latrofa - non ci sono più state riunioni con i partiti. Le candidature che posso aver letto sui giornali, anche per persone che certamente stimo, non sono emerse da un dibattito interno. Per fare il sindaco bisogna sentirsela. Chi si è candidato ci ha messo la faccia, e mi ci confronterò volentieri. Io avrei partecipato volentieri alle primarie, chiedevo due cose: che chi avesse perso avrebbe dovuto poi appoggiare il vincitore e che chi avesse partecipato avrebbe dovuto condividere gli stessi valori. Invece è andata così. E' stato per superare questa immobilità che mi sono mosso. Vedremo ora cosa succederà".

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