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Elezioni comunali 2023

Verso le amministrative: a tu per tu con Ciccio Auletta

Il candidato della coalizione Diritti in Comune presenta la propria candidatura agli elettori

Nato a Catania nel 1975, da ben trent'anni esatti Francesco Auletta, per tutti Ciccio, vive a Pisa, quella che è divenuta la sua città adottiva e dove ha costruito la propria famiglia. "Precario un po' per scelta e un po' per obbligo" all'interno dell'Università, nel corso del tempo si è impegnato nelle battaglie in ambito sociale, economico, ambientale e della giustizia. Dieci anni fa ha dato vita all'avventura politica con Una Città in Comune, evolutasi fino alla coalizione Diritti in Comune attuale completata da Unione Popolare, che si presenterà alle elezioni del 14 e 15 maggio.

Perché ha deciso di candidarsi a sindaco?

"Mi piace partire con il 'noi', perché la mia candidatura rappresenta una coalizione nata dieci anni fa e capace di mettere radici profonde nella cittadinanza. Abbiamo una lunga esperienza di sostegno alle lotte e alle vertenze legate al precariato, agli spazi sociali, all'emergenza ambientale: dopo essere stati fieramente all'opposizione, prima con un'amministrazione di centrosinistra e poi con quella uscente di centrodestra, siamo convinti di avere le carte giuste per poter competere con credibilità e maturità".

Secondo lei quali sono stati i punti critici che hanno caratterizzato l'amministrazione uscente?

"Uno dei tratti caratterizzanti del centrodestra pisano è stata la politica discriminatoria, con tratti marcatamente razzisti e omofobi. La Giunta Conti e la sua maggioranza hanno proseguito sul solco della privatizzazione aperto da chi li ha preceduti, spingendo sulla cementificazione del territorio. Lo spazio per i diritti in città si è ridotto drasticamente: uno dei baluardi dell'inadeguatezza di questa Giunta è la discriminazione applicata sul diritto alla casa. Non è stata pubblicata la graduatoria del bando delle case popolari, atteso da anni e rimasto impantanato nonostante l'emergenza abitativa cittadina si sia aggravata sotto l'amministrazione Conti".

Quali sono i punti salienti del suo programma elettorale?

"Il tratto distintivo della nostra proposta è la piena e totale trasparenza: prima viene l'interesse pubblico, sempre. Un valore che ha sempre contraddistinto il nostro operato in Consiglio comunale e in tutti gli organi dell'amministrazione pubblica. Attraverso una normale azione di forza politica, abbiamo effettuato l'accesso a tantissimi atti, li abbiamo studiati e abbiamo evidenziato tutte le storture e le forzature delle varie maggioranze. Come quella relativa al piano della base militare a Coltano, di cui tutti erano al corrente ma di cui nessuno aveva intenzione di parlare. Uno dei nostri primi passi sarà chiedere al Governo il ritiro di questo piano: i 190 milioni di euro presi dal Fondo per lo sviluppo e la coesione sociale devono essere destinati alle reali emergenze del territorio pisano. Penso alla scuola, al lavoro, alla casa, alla transizione ecologica, alla tutela dell'ambiente e alla valorizzazione del territorio. Cerchiamo anche il dialogo con i grandi proprietari di immobili della città, affinché si riesca a creare un circolo virtuoso per l'aumento di alloggi a disposizione della cittadinanza, uscendo dal sottobosco degli affitti al nero e degli appartamenti lasciati volutamente vuoti. Desideriamo proporre un marchio di qualità che metta a sistema imprenditori, artigiani, commercianti e terzo settore: eccellenza nel lavoro porta a prodotti di eccellenza e più ricchezza per tutti. Infine i fari sono puntati anche sul potenziamento dei servizi, terribilmente depotenziati dall'azione dell'amministrazione uscente".

Come immagina l'esito delle elezioni?

"Abbiamo stilato un programma condiviso, partecipato, aperto ai suggerimenti provenienti dal basso e da chi, come noi, vive la città e i suoi problemi quotidianamente. Per questo siamo convinti di poter arrivare al ballottaggio e sfidare le corazzate di centrosinistra e centrodestra con la bontà delle nostre proposte. Partendo da queste abbiamo individuato tutti i componenti della lista: donne, uomini, professionisti e precari accomunati dalla convinzione di poter realizzare qualcosa di straordinario fra poco meno di un mese".

Se dalle urne uscisse invece un esito negativo per la sua coalizione?

"In quel caso daremo vita a una politica di opposizione coerente con i nostri valori e con il programma. Un'opposizione intransigente, responsabile e matura, aperta al dialogo pubblico su temi condivisi e utili alla città. Non ci siamo mai seduti a nessun tavolo a porte chiuse e mai lo faremo neppure stavolta, se dovessimo rimanere all'opposizione".

Perché con Ciccio Auletta la città andrebbe incontro a 'un domani diverso'?

"Perché daremmo vita a un'amministrazione pienamente permeabile alle richieste dal basso e fieramente impermeabile alle pressioni dei grandi interessi privati. Un'amministrazione attenta ai cittadini, che si fa guidare dal faro della Costituzione della Repubblica per mettere sempre al centro del dibattito e delle azioni il bene pubblico e i vantaggi dell'intera comunità".

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