Rischio allagamenti, è polemica sul post di Conti: "Dal candidato del centrodestra solo falsità"
Il consigliere comunale del Partito Democratico puntualizza alcune questioni sulla messa in sicurezza del territorio
E' polemica sul post pubblicato dal sindaco uscente e candidato per il centrodestra Michele Conti che a corredo di una foto della piena dell'Arno ha fatto una riflessione sul drammatico alluvione dell'Emilia Romagna: "Le tragiche immagini dell’Emilia Romagna testimoniano che il cambiamento climatico è una realtà con cui dobbiamo fare i conti ed è al centro delle nostre priorità. Sono vicino alle persone colpite da questa tragedia. È necessario lavorare per ridurre il consumo di suolo e prevenire le situazioni di emergenza. A Pisa in questi anni abbiamo investito 4,6 milioni di euro per scongiurare il rischio allagamenti realizzando opere per la sicurezza idraulica nei quartieri di Porta a Lucca e San Marco-San Giusto. Dobbiamo continuare su questa strada".
Ad intervenire è il consigliere comunale del Partito Democratico Matteo Trapani: "Siamo chiamati ad amministrare una città con responsabilità e rispetto senza che la paura o l'agitazione prendano il sopravvento su chi è chiamato a svolgere questo ruolo. In questi giorni sono molti gli episodi che i pisani è bene che conoscano per valutare il clima che aleggia sulla nostra città. Da una parte, il sindaco uscente Conti, evidentemente impaurito, che si dice tranquillo di vincere al ballottaggio ma poi manda i suoi a fare ostruzionismo e contestare cose futili e in modo pretestuoso presso la commissione elettorale, rallentandone i lavori, minacciando fasulli e infondati ricorsi al TAR in caso di sconfitta e creando non poche difficoltà e disagi a coloro che con spirito di servizio hanno tenuto aperti i seggi; dall'altra lo stesso sindaco fa un bel mix tra notizie false e sciacallaggio sulla tragedia in Emilia Romagna".
"Ieri infatti il sindaco Conti, sicuramente con un tatto e un tempismo poco dignitosi, ha postato una foto dell'Arno in piena dicendo che se in città non avvengono allagamenti sarebbe per i suoi lavori. Nulla di più falso - sottolinea Trapani, candidato consigliere comunale con il Pd - primo: i lavori per la messa in sicurezza dell'Arno sono stati fatti negli anni dalla Regione, che ne ha la competenza, e non dal Comune. Secondo: i lavori di messa in sicurezza idraulica nei quartieri a Pisa non sono stati fatti in questi anni. A San Marco e San Giusto, ad esempio, non è stato fatto alcun lavoro e gli unici investimenti sono quelli di binario 14 stipulati con convenzione, protocollo 1997 del 09.01.2018 (5 mesi prima della loro elezione) depositata agli atti, stipulata tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Comune, beneficiario del finanziamento del progetto per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie. Così anche a Porta a Lucca, dove i primi due lotti sono stati finanziati dalla tassa di scopo pagata dai cittadini e dalla precedente amministrazione".
"Ma c'è di più: proprio per aumentare lo spazio utile per le nuove costruzioni, Conti ha deciso di affidare la predisposizione di un aggiornamento del Piano di gestione del rischio alluvioni dove si ridimensionano proprio le aree dove non è possibile fare nuove costruzioni per rischio idrogeologico. Questa situazione disastrosa del nostro territorio urbano è ben fotografata dal rapporto sull'ecosistema urbano di Legambiente che registra che dal 2018 ad oggi Pisa è scesa di ben 30 posizioni posizionandosi nella seconda parte della classifica delle città italiane. Tutto ciò nemmeno dopo che le associazioni ambientaliste avevano portato in consiglio comunale le battaglie con la dichiarazione contro il cambiamento climatico e le opzioni discusse. Altro che tutela e sicurezza del territorio - conclude - insomma, Conti non ha fatto nulla in questi anni su questo tema se non qualche post, come l'ultimo, che stride con la tragedia che sta accadendo a pochi chilometri da qui con persone che scavano nel fango. Torniamo sereni, evitiamo inutile ostruzionismo alle operazioni elettorali o dietrologie e parliamo dei temi, dalla sicurezza alla situazione di degrado nei quartieri, e non utilizziamo le tragedia altrui per fare campagna elettorale".