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Elezioni comunali 2023

Autonomi, imprenditori, professionisti: Patto Civico lancia la sfida per la città del futuro

La lista civica ribadisce la sua distanza dagli schieramenti di destra e sinistra e afferma: "Correremo da soli"

Partite iva, imprenditori, laureati, professionisti di vari settori. Ma anche disoccupati, padri e madri di famiglia, giovani e anziani: la platea che segue le parole di Antonio Veronese è folta e rappresentativa di molteplici fasce della cittadinanza, proiettate anche nelle figure che compongono il nuovo Consiglio direttivo della lista civica, sedute attorno al portavoce e capogruppo in Consiglio comunale. Patto Civico ufficializza la discesa nell'agone delle elezioni amministrative del prossimo giugno, e lo fa a due passi dal luogo più iconico di tutto il territorio pisano: piazza dei Miracoli.

"Per conoscere il nome e le motivazioni del nostro candidato sindaco occorre pazientare fino a marzo" spiega Veronese prima di addentrarsi nella spiegazione dei principali punti programmatici della lista. "Prima abbiamo voluto definire il Consiglio direttivo - prosegue - adesso ci stiamo confrontando sulla figura da proporre alla cittadinanza: c'è grande entusiasmo e un forte spirito di collaborazione. Sceglieremo la persona che rispecchierà tutti i valori e le idee per cui intendiamo batterci in Consiglio comunale".

Una missione che Patto Civico intende compiere senza essere la 'stampella' di nessuno: "Ribadiamo la nostra equidistanza da centrosinistra e centrodestra. Non ci riconosciamo nei due poli e ci proporremo come soggetto indipendentemente agli elettori. Il nostro è un programma che mette al centro la ripresa della città a tutti i livelli, nel quale i cardini sono due: lo sviluppo economico e il sociale". Il punto di partenza di questo cammino Patto Civico lo ha individuato nei proventi della tassa di soggiorno. "Purtroppo adesso è vista dai più come un inutile balzello - è l'analisi di Antonio Veronese - la nostra proposta è di tramutarla in un serbatoio primario di risorse da reinvestire".

Il capogruppo della lista parte dal dato dei pernottamenti registrati nello scorso anno a Pisa: "Abbiamo superato il milione di registrazioni, da cui derivano oltre un milione di tasse di soggiorno pagate e incassate. Se destinassimo una parte di questo incasso alle esigenze più impellenti del territorio pisano in termini di emergenza sociale e servizi turistici, potremmo disporre di una cifra enorme". Questa è la proposta iniziale di Patto Civico: "Pisa dispone di un vero e proprio tesoro culturale, un forziere di ricchezze che attende soltanto di essere sfruttato e organizzato meglio".

Gli altri temi caldi sono sottolineati da alcuni dei componenti del Consiglio direttivo: "La nostra distanza dalla destra e dalla sinistra mira a raccogliere consensi tra il 39% della popolazione che nelle ultime tornate elettorali non si è recata alle urne - spiega Luciano Sorrentino - noi ci rivolgiamo a questa fetta di elettori e speriamo di invogliarli a riprendere la tessera elettorale e darci la loro preferenza, proponendo un confronto serrato sugli argomenti che costituiscono i problemi quotidiani della città". "Puntiamo a costruire un'amministrazione realmente trasparente e fortemente partecipata, vicina ai cittadini. Una delle questioni più scottanti per Pisa è la sicurezza: si migliora con la prevenzione. Tutti i cittadini, anziani e giovani, devono disporre di strumenti, mezzi, opportunità che li tengano lontani dalla delinquenza e dall'illegalità: soltanto così potremo riqualificare realmente il capitale umano di Pisa".

Mario Gaddini, Gianmarco Boni e Michele Paolicchi invece si concentrano sugli aspetti commerciali e culturali: "Lo sport è un vettore cruciale per coinvolgere le nuove generazioni in ambienti e progetti sani, aggregativi, solidali. L'attuale amministrazione, come purtroppo tutte quelle che l'hanno preceduta seppur di diverso colore politico, ha fatto pochissimo su questo tema. Così come per quel che concerne il commercio nel centro storico: guardate lo scempio di piazza Manin e degli ambulanti che ormai da dieci anni sono i primi ostaggi di una gestione disastrosa del problema delle bancarelle. Vogliamo riavvicinare le istituzioni alla cittadinanza, togliere il freno a mano che zavorra da troppo tempo le possibilità enormi del nostro territorio".

Questi i componenti del Consiglio direttivo di Patto civico: Antonio Veronese (imprenditore), Luciano Sorrentino (autonomo), Emily Dei (autonoma), Chiara Frassi (tecnico informatico), Ida Bougleux (ex rappresentante sindacale), Gabriele Puccini (avvocato), Denise Pacini (ex ristoratrice), Michele Paolicchi (imprenditore), Mario Gaddini (ex dipendente del Ministero dell'interno), Alexandre Dei (consulente aziendale), Gianmarco Boni (imprenditore).

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