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Elezioni comunali 2023

Verso le amministrative: a tu per tu con Rita Mariotti

Il candidato del Terzo Polo presenta la propria candidatura agli elettori

Fieramente pisana, erede di una tradizione familiare che affonda le radici nella città da più di due secoli, la 73enne Rita Mariotti è una cardiologa in pensione che ha costruito la sua vita accademica, professionale e umana in oltre 50 anni di frequentazione dell'Università e dell'Azienda ospedaliero universitaria. Un percorso nel quale ha imparato che la ricchezza più preziosa è il costante confronto con le generazioni più giovani e il dialogo con i cittadini del futuro. Nel 2000 ha avviato anche l'impegno civico per la città, partecipando dapprima alla lista Cortopassi, poi alla lista Ghezzi con cui ha preso parte al Consiglio comunale fino al 2018, periodo in cui è stata anche presidente della Quarta commissione.

Perché ha deciso di candidarsi a sindaco?

"Il mio profilo è stato vagliato dal Terzo Polo pisano già in occasione delle Politiche del 2022. Quando mi è stata proposta la candidatura per diventare sindaca nella mia città, non ho avuto dubbi e ho accettato con l'entusiasmo di una ragazzina. La nostra coalizione rappresenta, al momento, un unicum a livello nazionale dopo gli ultimi sviluppi tra i due leader di Azione e Italia Viva. Qui a Pisa abbiamo la fortuna di aver realizzato un vero laboratorio politico, nel quale non soltanto il Terzo Polo è vitale e ricco di idee, ma addirittura è stato capace di attirare nuove forze come il Psi e Liberal Forum".

Secondo lei quali sono stati i punti critici che hanno caratterizzato l'amministrazione uscente?

"Ritengo che la Giunta uscente abbia investito discretamente i fondi ereditati da chi l'ha preceduta, con il merito di aver tradotto in realtà numerosi progetti che erano rimasti fermi alla carta. Ma i meriti si fermano qua: l'amministrazione guidata da Michele Conti si è rivelata totalmente incapace di costruire una rete organica e partecipata con tutti gli attori e i protagonisti del territorio comunale. Manca completamente una visione moderna e di prospettiva della città. La pandemia e la crisi energetica avrebbero dovuto insegnarci l'importanza della sostenibilità ambientale e degli spazi per la socializzazione, invece è stato fatto pochissimo sotto questi due aspetti. Inoltre sul piano della tutela dei diritti delle persone osservo un deciso arretramento, accompagnato da una scarsa tutela sociale. Non ci sono stati miglioramenti apprezzabili neppure per quel che riguarda la sicurezza: la Giunta ha puntato troppo su questo tema, finendo per rimanere vittima delle proprie fragilità e delle inadempienze a livello statale".

Quali sono i punti salienti del suo programma elettorale?

"Ho la forte convinzione che la città debba puntare su una contaminazione intergenerazionale, così da favorire l'inclusione sociale e culturale. I residenti pisani per quasi un quarto sono ultra60enni, ma quotidianamente è frequentata da un numero elevatissimo di lavoratori e studenti. E' tra queste forze che deve realizzarsi una cooperazione concreta e costruttiva: questo spirito collaborativo deve essere anche la cifra delle azioni dell'amministrazione. Il Comune deve fare una politica nuova, fondata sull'ascolto e sul confronto aperto e diretto. Abbiamo la fortuna di avere dei giganti nazionali e internazionali attorno a noi: il sistema universitario, l'aeroporto 'Galilei', l'Aoup, le Fondazioni, un tessuto imprenditoriale e artigianale con contatti in tutto il mondo. Tutte queste singole parti devono essere messe a regime in un contesto di costante collaborazione".

Come immagina l'esito delle elezioni?

"Ho accettato la proposta del Terzo Polo perché sono fortemente convinta di poter fare la sindaca. Il mio obiettivo quindi è riuscire ad arrivare al ballottaggio per poter competere per la vittoria finale. Sono certa della bontà del programma stilato in accordo con tutte le componenti del Terzo Polo: il nostro è un messaggio per la 'buona' politica, rivolto in particolar modo alle generazioni più giovani, sempre più lontane e sfiduciate da una politica 'vecchia', dalla loro prospettiva vista come una cosa negativa, un affare da rifiutare e respingere. Io mi rivolgo anche e soprattutto a loro".

Se dalle urne uscisse invece un esito negativo per la sua coalizione, quali sarebbero i passi successivi?

"Valuteremmo nel merito e nel dettaglio i programmi delle forze rimaste in campo per il ballottaggio, per decidere se appoggiare qualcuno oppure rimanere fuori dalla contesa. Una cosa è chiara: il Terzo Polo ribadisce la propria estraneità e diversità dai valori e dalle proposte messe sul tavolo dalla coalizione di centrosinistra e centrodestra. Se dovessimo restare all'opposizione, faremo un'azione di critica responsabile, onesta e coerente".

Perché gli elettori dovrebbero votare Rita Mariotti?

"Per il mio sincero e appassionato desiderio di mettermi al servizio della comunità, di tutti i cittadini senza alcuna distinzione. Amo guardare negli occhi i miei interlocutori, ho sempre messo la faccia in tutto quello che ho fatto nel corso della mia vita lavorativa e di impegno civico. Anche stavolta questa è la mia linea guida: vorrei essere la sindaca di tutti, alfiere della politica buona e utile alla comunità".

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