Elezioni, Rizza e Biondi (Pd): "Valorizzare i volontari e il patrimonio del Gioco del Ponte"
Le proposte di Davide Rizza e Marco Biondi, candidati al Consiglio comunale di Pisa nella lista del Partito Democratico, sul Gioco del Ponte
Ecco, per punti, le proposte di Davide Rizza (in foto a sinistra) e Marco Biondi, candidati al Consiglio comunale di Pisa nella lista del Partito Democratico, sul Gioco del Ponte. - Valorizzazione volontari: i volontari delle Magistrature e delle Parti costituiscono un patrimonio intangibile straordinario che anima e mantiene viva la manifestazione. Sono proprio i volontari l’anima che senza la quale la manifestazione non esisterebbe. Perciò debbono essere messi in condizione di poter lavorare autonomamente per le attività civili e collaterali, e il supporto che possono offrire in termini di manifestazioni e di assistenza vera e propria (sartoria e custodia dei costumi, supporto logistico, ricerca delle soluzioni tecniche migliori per la riuscita del Gioco e dei suoi eventi infrannuali). Va valorizzata e incoraggiata l’attività svolta sul territorio compresa, la concessione dei costumi per le attività civili, che deve essere resa possibile attraverso una opportuna regolamentazione e non rimessa a valutazioni arbitrarie ed estemporanee. L’attività sul territorio è fondamentale per creare un tessuto connettivo con i cittadini, per renderli partecipi della manifestazione e creare un legame indissolubile tra quartieri e magistrature. Questo obiettivo si può raggiungere anche mediante la realizzazione di strutture civili e palestre nei quartieri di appartenenza. - Nuova struttura per il Gioco: sarebbe utile la costituzione di una Fondazione (partecipata dal Comune e al cui interno coinvolgere persone tecnicamente competenti in materia provenienti dalle due Parti) cui conferire il patrimonio relativo al Gioco che possa occuparsi dei compiti istituzionali utilizzando strumenti maggiormente rapidi ed efficaci rispetto a quelli di un ente locale. Dovrebbe essere conferita maggiore autonomia alle associazioni di Parte e di Magistratura, utilizzando anche gli strumenti offerti dal D Lgs 117/2017 (Codice del Terzo Settore) sia in materia di attività che di finanziamento; l’ente dovrebbe occuparsi delle funzioni non delegabili (logistica collegata alla manifestazione, visite mediche, fornitura delle sedi civili e di allenamento), mentre si potrebbe affidare in base a convenzioni (regolamentate e disciplinate dal Comune) alle realtà di Magistratura la gestione di molti aspetti quali ad esempio la manutenzione e la custodia quanto meno di una parte dei costumi; è tuttavia necessario che le realtà di Magistratura (e in particolare le associazioni) siano supportate con una sorta di tutoraggio. - Attività dei combattenti: sarebbe da valutare l’eventuale inquadramento sportivo del Gioco del Ponte, compresa l’affiliazione ad una federazione che potrebbe facilitare l’adozione di protocolli ad hoc in materia di visite mediche e i meccanismi di assicurazione per la pratica degli allenamenti e del Gioco. - Ripensare all’organizzazione del Consiglio degli Anziani e dei vertici del Gioco: il Consiglio dovrebbe essere maggiormente composto da esperti indicati dalle Parti, inseriti e consapevoli nelle problematiche legate alla manifestazione, rispetto alle componenti politico-istituzionali, molto spesso distanti dalla realtà del Gioco. Dovrebbe essere formalizzata a livello di regolamento la dinamica per cui i vertici della magistrature, pur rimanendo di competenza del sindaco, siano da individuare in coerenza con le realtà di base, valorizzando in questo senso le proposte di nomina effettuate dai Comandi di Parte (come avviene per la formazione del governo, in cui la nomina dei ministri è effettuata dal capo dello Stato, ma sempre su proposta del presidente del Consiglio).