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Elezioni comunali 2023

Una città in comune e Unione Popolare per Auletta sindaco: "Insieme verso un domani diverso"

Annunciato l'allargamento della coalizione con la condivisione del percorso delle forza di sinistra

Si amplia la coalizione a sostegno della candidatura a sindaco di Ciccio Auletta. Al termine di un confronto pubblico e di un percorso che in tutti questi mesi si è intrecciato quotidianamente, saranno le liste di Una città in comune e Unione Popolare (promossa da Rifondazione Comunista e Potere al Popolo) a "rilanciare alle prossime elezioni comunali un laboratorio e una proposta politica per una stagione di autentico cambiamento nella nostra città che dia una risposta collettiva alla crisi democratica, economica, sociale, ambientale e climatica inedita e gravissima, che stiamo vivendo".

"Ci candidiamo così in continuità col progetto portato avanti in tutti questi anni - scrive la coalizione - dentro e fuori il consiglio comunale, allargandolo, rafforzandolo e radicandolo ulteriormente grazie a questa alleanza. Il nostro primo obiettivo, come indica chiaramente già la nostra opposizione alla destra di questi ultimi 5 anni, è battere il sindaco Conti e l’alleanza che lo sostiene. Un obiettivo necessario, visto il quadro nazionale con il Governo reazionario e anti-popolare della Meloni. Un risultato irraggiungibile con lo spauracchio del cosiddetto 'voto utile' agitato continuamente in tutti questi anni dal centrosinistra col risultato di aggravare l’astensionismo. Per vincere serve una proposta politica credibile e radicata nelle battaglie quotidiane, sul territorio, nei quartieri e nei luoghi di lavoro".

Il riferimento ideale è "l’attuazione della Costituzione nata dalla Resistenza antifascista". Il programma è fondato su: "Pace e disarmo, giustizia climatica e ambientale, giustizia sociale e partecipazione, diritti per tutte e tutti. La nostra proposta per Pisa è fondata, quindi, su una amministrazione che non sottrae 190 milioni di euro alla spesa sociale, come vogliono fare centrosinistra e centrodestra, per costruire una nuova base militare a Coltano o altrove, ma che investe queste e altre risorse nelle priorità sociali e ambientali della città".

Al pari fra le linee guida c'è l'opposizione alle "grandi opere costose e dannose, come la Tangenziale Nord-Est, la Darsena Europa e la nuova pista di Peretola, e le operazioni speculative contenute nel Piano Strutturale Pisa-Cascina per diventare un’avanguardia nel contrasto alla crisi climatica. Una Pisa che investe nel trasporto pubblico di qualità e nella mobilità dolce, in spazi pubblici aperti e verdi, nelle energie rinnovabili e nella strategia 'rifiuti zero', nel Parco di San Rossore riconosciuto come grande risorsa e non come problema. Per noi è prioritario rilanciare una gestione pubblica dei beni comuni, a partire dalla applicazione del referendum sull’acqua contrastando il progetto di Multiutility regionale portato avanti da centrodestra e centrosinistra".

Una coalizione che fonda la sua azione e proposta sul "contrasto alle diseguaglianze e alle nuove povertà acuite dalla crisi potenziando i servizi pubblici, reinternalizzando rapidamente quelli privatizzati con i sistemi degli appalti e dei subappalti, promuovendo il lavoro sicuro e adeguatamente retribuito per tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici, garantendo il diritto all’abitare e il diritto alla salute. Con noi Pisa sarà un laboratorio per la giustizia fiscale che attua una tassazione progressiva, contrasta l’evasione e l’elusione, recupera il patrimonio pubblico non utilizzato, colpisce la grande rendita immobiliare, rimette al centro le periferie dimenticate e coloro che ci vivono ricoinvolgendoli nella partecipazione attiva nella vita della città".

Ancora: "Una Pisa che investe per una scuola pubblica, laica, democratica e plurale, che educa alla parità di genere e alle differenze, contrasta violenza ed esclusione, favorisce una cultura diffusa, si arricchisce di spazi per lo sport, la socialità e l’aggregazione. Una città che valorizza le esperienze delle realtà associative e degli spazi autogestiti, che include senza discriminazioni le persone straniere. La nostra idea di amministrazione vive e si fonda quotidianamente sulla partecipazione delle persone che ci abitano, studiano e lavorano, costruendo cooperazione, e non competizione, con gli altri territori, opponendosi all’autonomia differenziata".

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