Bagnoli e Gambini in corsa per il Parlamento: "Le buone pratiche di Pisa esempio per il Governo"
Presentati i candidati di Fratelli d'Italia per le prossime elezioni politiche del 25 settembre
Fratelli d'Italia potrebbe portare due rappresentanti in Parlamento per l'area pisana. Uno con grande probabilità, Matteo Bagnoli, dato il consenso crescente che il partito di Giorgia Meloni ha raccolto in questi ultimi mesi. L'altro, Giulia Gambini, in caso di un risultato molto favorevole il 25 settembre nel collegio plurinominale della fascia centrale toscana (P03). C'è grande fiducia nel direttivo della compagine di destra, che ha presentato oggi 24 agosto in Comune a Pisa i due propri candidati per le prossime politiche, alla presenza del coordinatore provinciale Marco Rusconi e del consigliere regionale Diego Petrucci.
Fra ambizioni nazionali e locali, Fratelli d'Italia è "chiamata ad una sfida importante: fare il salto da forza di opposizione a forza di Governo", ha introdotto Rusconi, rivendicando come "il direttivo provinciale ha raccolto risultati eccellenti, selezionando con cura i suoi rappresentanti e candidati. E' la prima volta in assoluto che a Pisa abbiamo davvero buone possibilità per essere eletti". Il sistema attuale, difatti, non prevede la facoltà al candidato presente in più collegi di scegliere in quale di essi 'passare' nel caso di elezione, bensì entrerà automaticamente attraverso il collegio 'vinto' in cui ha raccolto meno voti. Ciò apre maggiori possibilità alle 'seconde linee', cioè i nomi posizionati al plurinominale nei posti successivi ai primi. "In lista Matteo è al terzo posto e Giulia al quarto - ha sintetizzato Petrucci - ma sarebbero primo e seconda se consideriamo i maggiori fronti su cui sono schierati Giovanni Donzelli e Chiara La Porta (i nomi di alto profilo che puntano sicuramente ad entrare ndr). In caso di un buon risultato nel collegio di Pisa-Firenze (P03) potrebbero essere eletti entrambi i nostri rappresentanti locali".
Bagnoli e Gambini vogliono portare il 'modello Fdi' alla guida del Paese. "Abbiamo l'occasione di un governo di centrodestra - ha detto Gambini - quelli precedenti hanno dimostrato una distanza abissale dai cittadini, la nostra priorità invece è la vita quotidiana. Esempi concreti ne abbiamo molti a Pisa, come i voucher per lo sport, metodo per contrastare le dipendenze e favorire la salute, o i bonus mamma e bebè, per sostenere le famiglie. Vogliamo riportare l'attenzione sui cittadini e la loro dignità".
"Pisa è la dimostrazione di ciò che sappiamo fare - ha aggiunto Bagnoli - il nostro partito ascolta le esigenze della cittadinanza e agisce. Se saremo bravi porteremo in Parlamento due rappresentati: sarà onere e onore essere forza di governo, c'è tanto da fare: oltre all'aiuto alle famiglie paghiamo in Provincia un gap infrastrutturale rilevante, penso alla Fi-Pi-Li, dopo anni di soli discorsi del presidente regionale Giani. L'obiettivo è revisionare il Pnrr per incidere sul futuro del nostro territorio. Fra le istanze c'è anche la questione energia, con l'esigenza diretta di pagare le sempre più care bollette e puntare su fonti come la geotermia. Siamo pronti alla campagna elettorale, abbiamo già programmato 800 banchetti per far conoscere i nostri programmi realizzabili, diversamente da chi ha governato finora senza essere eletto".
"Vogliamo essere il primo partito nel nostro collegio e nel comune di Pisa", ha dichiarato Diego Petrucci, che ha sottolineato come "in un periodo in cui vediamo tanti 'prestati alla politica', noi candidiamo profili con tanta esperienza, come Donzelli e La Porta, e chi sta facendo un percorso importante distinguendosi, come Matteo Bagnoli e Giulia Gambini, partendo dai territori, dai consigli comunali. Un metodo che non porta in Parlamento nomi di passaggio e offre garanzie di attenzione e competenza, senza altre valutazioni di comodo". Sulla scelta di non candidarsi Petrucci ha aggiunto: "Ringrazio chi me lo ha chiesto, davvero. Ma non voglio allontanarmi dalla famiglia e voglio proseguire con il mandato regionale, per creare le condizioni politiche per poter veramente provare a vincere anche in Toscana nel 2025. Inoltre ritengo che tanti dirigenti toscani di Fratelli d'Italia avessero diritto a questa occasione e che era giusto che chi, come me, ha già un ruolo di prim'ordine, lasciasse spazio ad altri".