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Elezioni provinciali, l'affondo del Psi: "Sono una vera farsa"

Il segretario provinciale del partito, Carlo Sorrente, critica le modalità della tornata elettorale di sabato 10 dicembre

Sabato 10 dicembre i consiglieri comunali e i sindaci sono convocati per eleggere il presidente della provincia. "Purtroppo a livello nazionale non sono state messe in moto azioni legislative di riforma per il ripristino della partecipazione democratica e popolare dei cittadini delle provincie" accusa il segretario provinciale del Psi Carlo Sorrente. "A livello locale in questi anni non vi sono state aperture per includere gli elettori nelle scelte per garantire una rappresentatività della volontà popolare.

"Il PD nel decidere al suo interno la riconferma a presidente del suo iscritto si era impegnato a pubblici confronti nei territori con tutti gli amministratori alla presenza dei cittadini. Nulla è stato fatto o almeno pubblicamente nessuno è stato informato" aggiunge Sorrente. "Il Psi prende atto che il centrodestra locale non ha presentato nessuna candidatura alternativa: insomma siamo di fronte ad una farsa di elezione tipica dei regimi totalitari in cui tutto si discute e si decide all’interno della 'Ditta'. Il Psi auspica che il nuovo parlamento rispetti gli impegni presi in campagna elettorale, in particolare dalla attuale premier, di riformare la legge Del Rio ripristinando il ruolo le funzioni e la rappresentanza popolare delle amministrazioni provinciali organo sancito dalla Costituzione italiana".

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