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Regionali a Pisa, dati e commento di Filippeschi: "Buon risultato nonostante il confronto sul Galilei"

Il sindaco Marco Filippeschi traccia il bilancio delle elezioni appena chiuse con la vittoria del governatore uscente Rossi. Segnale preoccupante l'astensionismo, ma il Pd fa meglio rispetto il 2010 eleggendo un consigliere in più

In provincia di Pisa è andato a votare circa il 50% degli aventi diritto, con il 45% che ha scelto Rossi come governatore (43,18% il Pd). Nel comune di Pisa ha partecipato alla tornata elettorale il 49% di chi poteva, scegliendo Rossi per il 38,61% (37,43% il Pd). Sulla base di questi dati ha commentato il sindaco Marco Filippeschi, che traccia un bilancio tutto sommato positivo delle elezioni: "A Pisa il Pd supera la percentuale importante del 2010, dà un contributo notevole alla rielezione di Enrico Rossi ed elegge tre rappresentanti, uno in più di quanti ne aveva, nonostante che i consiglieri regionali diminuiscano da 55 a 40".

Il grande protagonista in negato è sicuramente l'astensionismo: "Colpisce pesantemente. E' un distacco preoccupante dalle tradizioni di partecipazione democratica. Non vanno trascurati i risultati della Lega e del M5S, che soppiantano le altre opposizioni e eleggono ognuno un rappresentante". Nel comune di Pisa sono particolarmente forti, con rispettivamente il 23,88% (Lega 18,21 e Fli-An 5,38%) ed il 17,22%. Vedi anche i dati per la Provincia.

Il risultato secondo il primo cittadino non sarebbe stato influenzato dalla vicenda della fusione. "Dato il confronto sulla vicenda dell’aeroporto – afferma Filippeschi – il risultato della città non si discosta da quello del resto della provincia. Rossi stacca il secondo di 20 punti. Segno che hanno valso il procedere degli investimenti sul 'Galilei' e le altre realizzazioni della Regione. Senza il governo regionale al nostro fianco non c’è prospettiva".

Questi i dati degli 86 seggi nel Comune di Pisa:

Filippeschi disegna poi la prospettiva da seguire nel prosieguo del rapporto con la Regione: "In generale serve una messa a punto sugli obiettivi politici nazionali, sulle scelte di governo, coinvolgendo gli attori sociali senza perdere incisività e velocità del cambiamento, per rispondere alla crisi. Si deve dare il massimo impegno e dinamismo nell’azione di governo locale, promuovendo da Pisa la Toscana costiera, spingendo avanti la progettualità di sviluppo, che ha nella Regione l’attore decisivo, per creare lavoro. Dobbiamo moltiplicare gli sforzi per affrontare in primo luogo le emergenze sociali, poi le esigenze di cura delle strade e dei quartieri e i punti critici per la sicurezza urbana".

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