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Elezioni comunali provincia di Pisa 2014 Pontedera

Elezioni comunali a Pontedera, il candidato Puccinelli: "Per una comunità coesa, giusta e attenta"

PisaToday ha intervistato il candidato sindaco per la Lista Civica Indipendente Alessandro Puccinelli, già consigliere comunale. "In molti credono nel nostro progetto politico: c'è bisogno di rilanciare commercio e industria"

Ecco cosa ci ha raccontato il candidato della Lista Civica Indipendente Alessandro Puccinelli.

- Dott. Puccinelli, ci parli di lei.

"Ho 45 anni anni, sposato, tre figli. Abito a Pontedera dal 1998 ma ho sempre frequentato l'ambiente pontederese sin da adolescente. Laureato in informatica, attualmente imprenditore nel settore immobiliare".

- Quali sono le motivazioni che l’hanno portata a candidarsi a sindaco?

"Dopo l'esperienza quinquennale della Lista Civica Indipendente, la riflessione interna e la richiesta di molti cittadini hanno spinto a riproporre la partecipazione alle prossime amministrative e mi è stato chiesto di rappresentare la Lista in qualità di candidato sindaco. Ho dunque accettato questa richiesta per spirito di servizio nei confronti dei molti che hanno creduto e credono nel nostro lavoro e progetto politico. Mi porto dietro l'esperienza di 5 anni di Consigliere che ho svolto sia in Consiglio Comunale che in quello dell'Unione Comuni della Valdera. Un'esperienza preziosa per il compito da affrontare, conscio della sua difficoltà ma fiducioso nel poterlo portare avanti con serietà e dedizione".

- Quali sono i problemi principali del Comune? Cosa in questi anni secondo lei non è stato fatto per Pontedera? 

"I problemi del nostro Comune sono il lavoro ed il deperimento del centro storico che, per una città di commercio ed industria, sono i punti trainanti dell'economia. Senza un serio rilancio, che preveda anche uno spirito comunitario nel risollevarci, si rischia molto sulle possibilità di azione dell'Amministrazione. A catena ne rimetterebbero anche sociale e scuola con problemi di tenuta sociale e della fase più importante per i nostri bambini e ragazzi. In questi cinque anni trascorsi, nonostante il fatto che si tratti di un problema più grande della nostra comunità, si è avuto un atteggiamento alquanto attendista invece di muoversi fortemente sul rilancio della città e sulle interazioni possibili con le aziende industriali, Piaggio in testa, ma senza dimenticare il tessuto economico dei piccoli e medi imprenditori. C'è bisogno di aggregare, di fare rete e di raggiungere i risultati con concretezza. In questo anche l'Amministrazione Comunale doveva dare un maggior supporto, adesso si rischia di ripartire davvero da zero".

- Quali sono i punti salienti, le priorità del suo programma elettorale? In che cosa la sua proposta si differenzia da quelle dei suoi avversari?  

"Abbiamo bisogno di rivedere globalmente il ruolo della politica facendo sì che vi sia maggiore vicinanza dell'Amministrazione Comunale ai problemi dei cittadini ed a concrete azioni di rinnovamento. In primis il rilancio del territorio sia dal punto di visto del commercio che delle strategie legate al fare rete tra industria ed aziende medio-piccole per riparare quel tessuto produttivo che negli anni si è lacerato. Abbiamo poi bisogno di massima attenzione sulla cementificazione del nostro territorio con costruzioni che, a parte quelle che rimangono incompiute, non si capisce quale bisogno abitativo vadano a coprire visto che il 20% del patrimonio immobiliare di Pontedera è sfitto o invenduto. Abbiamo, semmai, bisogno di sviluppare l'edilizia residenziale pubblica e su questo faremo tutto il possibile per accedere a finanziamenti per nuovi immobili ed ammodernare/ristrutturare il patrimonio attuale. Altro punto importante è la sicurezza, vorremmo un coordinamento delle forze di polizie che garantisca più presenza sul territorio sia a scopo preventivo che per evidenziare meglio problematiche di cui l'Amministrazione debba farsi carico. Non possiamo poi tralasciare la questione rifiuti che assorbe un importo ragguardevole nel nostro bilancio. Su questo punto vogliamo arrivare al porta a porta diffuso implementando nel medio periodo la tariffa puntuale, si paga per ciò che si produce.

Una proposta che ci differenzia da altri programmi è la volontà di riorganizzare la macchina comunale e mettere in atto un sistema di valutazione dei servizi erogati dal cittadino, con la finalità di responsabilizzare ed incentivare la valorizzazione delle persone che vi lavorano e fornire un servizio al meglio delle possibilità".

- Quale percentuale di voti si sente di poter raggiungere in queste Amministrative?

"Difficile fare previsioni con la frammentazione politica esistente ad oggi e con nuove forze che hanno riscosso molto successo a livello nazionale ma da verificare quanto riusciranno ad ottenere in elezioni locali. Noi auspichiamo di arrivare al ballottaggio. Le possibilità ci sono, sta ai cittadini decidere di puntare su una forza politica che in cinque anni ha dimostrato con poche forze di essere in grado di entrare nella macchina comunale e di saper portare il proprio contributo costruttivo con competenza ed oggettività, con ideali e non ideologie".

- Quali sono i primi provvedimenti che prenderete in caso di vittoria? Oppure che tipo di opposizione farete nel caso non vinceste? 

"Studiare un piano di rilancio del territorio per la valorizzazione e recupero del centro storico e del commercio con l'aiuto delle associazioni di categoria e di tutte le associazioni del Comune che possono dare un contributo incisivo nelle attività da svolgere sul piano culturale, sportivo, ricreativo, etc. Abbiamo bisogno di strumenti che possano far comprendere che solo come comunità coesa possiamo uscire da questo lento deperimento. Rivedere il piano dei parcheggi per verificare se sia ancora attuale con l'attuale situazione ed introdurre la sosta di cortesia gratuita per le piccole commissioni. Recuperare personale della Polizia Municipale per poterlo impiegare sul territorio in funzione di presenza prima ancora che di repressione. Estensione della raccolta rifiuti porta a porta a tutto il territorio comunale. Implementazione di un sistema di valutazione dei servizi comunali con il concreto apporto del personale.

In caso non arrivassimo a vincere le elezioni, la nostra oppozione sarà, come sempre, puntuale, costruttiva e determinata. Riconosceremo la bontà ed i meriti della maggioranza che avrà il nostro supporto su quanto condivisibile per buonsenso ed oggettività. Continueremo, come abbiamo fatto in questi anni, a puntare su un metodo condiviso che possa portare anche la minoranza a dare il proprio supporto nel'interesse della comunità".

- Perché i cittadini dovrebbero votarla?

"Abbiamo bisogno di un nuovo approccio nella politica locale, chi amministra lo deve fare con competenza, dedizione e cercando di cogliere tutte le opportunità ed energie da qualunque parte arrivino. Siamo una comunità che vive in un momento davvero difficile, il più difficile dal dopoguerra. C'è bisogno di pensare ad un approccio che badi a valori quali concretezza di azione, apertura e confronto, solidarietà, trasparenza, equilibrio e fondamentalmente, il buonsenso. Bisogna andare oltre le ideologie che, sempre che oggi abbia ancora un senso parlarne, creano sterili divisioni a discapito dei cittadini. Noi ci sentiamo di portare le competenze necessarie ed valori fondanti per sviluppare una comunità coesa, giusta, attenta". 

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