Elezioni comunali a San Miniato, il candidato Giorgi: "Torniamo ad essere un Comune di Sinistra"
PisaToday ha intervistato il candidato di Rifondazione Comunista Valentino Giorgi, che si mette in gioco ha soli 23 anni per cercare di diventare primo cittadino e dare più attenzione alle tematiche dimenticate dall'attuale amministrazione
Ecco cosa ci ha raccontato Valentino Giorgi, candidato per la lista 'Comunisti Uniti - Sinistra San Miniato'.
- Valentino, ci parli di lei?
"Sono nato il 21 gennaio del 1993, un giorno simbolico: settantadue anni fa, a Livorno fu fondato il Partito Comunista d’Italia, il primo partito comunista italiano. Fin da piccolo ho sempre nutrito un particolare interesse per la storia e la letteratura; per questo, conclusi gli studi alle scuole medie, mi sono iscritto al liceo classico 'Virgilio' a Empoli. Nell’ambito della scuola superiore empolese ho avuto le mie prime esperienze politiche, partecipando fin dall’età di quindici anni alle mobilitazioni studentesche da quelle del 2008 contro la riforma Gelmini fino a quelle più recenti. All’età di 18 anni ho preso la tessera alla giovanile del Partito della Rifondazione Comunista, l’organizzazione politica in cui milito anche adesso. Da quel giorno in poi mi sono sempre occupato di politica sia nei movimenti che dentro il partito. Ho preso parte all’organizzazione della Festa Comunista de “La Catena”, e, dal 2012, ho sostenuto e contribuito a realizzare tutte le iniziative politiche del partito nel Comune di San Miniato. Dopo la maturità, mi sono iscritto alla facoltà di Scienze Politiche a Pisa, svolgendo, insieme agli studi universitari, un anno di servizio civile presso la Misericordia di San Miniato Basso. Da sempre appassionato di cinema, mi sono iscritto al cineclub di Pisa Corte Tripoli e alla FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub) e, da quel momento, ho collaborato alla produzione di vari cortometraggi e clip musicali. Recentemente ho partecipato al “Concorso Critica-Film FEDIC”, qualificandomi al primo posto con la mia recensione. Nel mese di marzo di quest’anno sono stato indicato come candidato sindaco dalla lista “Comunisti Uniti-Sinistra San Miniato”, una lista aperta e di sinistra composta da militanti di Rifondazione e attivisti politici non iscritti ad alcun partito che, negli ultimi anni, si sono distinti per le battaglie sul territorio, come per esempio la battaglia contro il fotovoltaico a terra nelle campagne della frazione di Isola. Ho accettato e confermato pubblicamente la mia candidatura a queste elezioni comunali venerdì 4 aprile".
- Quali sono le motivazioni che l’hanno portata a candidarsi a sindaco?
"Da quando ho iniziato a fare politica nel mio Comune ho sostenuto e seguito con particolare interesse le battaglie di Fabio Corsi, consigliere uscente dei “Comunisti Uniti”. La mia candidatura è in continuità con queste battaglie. Ma non solo. San Miniato ha bisogno di tornare ad essere un Comune di Sinistra e il Partito Democratico ormai non ha nulla a che vedere con tutto quello che una forza politica di sinistra dovrebbe fare. Il PD oltretutto ha il candidato a sindaco più vecchio di tutti; i comunisti hanno il più giovane, e questo qualcosa vorrà dire".
- Quali sono i problemi principali del Comune? Cosa in questi anni secondo lei non è stato fatto per San Miniato?
"L’amministrazione comunale uscente secondo me doveva fare molto di più per risolvere i problemi legati alla difesa dell’ambiente, alla giustizia sociale. Invece, in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, il Comune alza le aliquote Irpef a danno della fascia medio-bassa delle popolazione, dopo aver rinunciato ad adottare un criterio di progressività delle imposte anche per quanto riguarda le altre tasse (Imu, Tares), come avevamo proposto in consiglio comunale, dove incredibilmente il PD ha votato contro. Per quanto riguarda poi i temi legati all’ambiente, non si può fare a meno di denunciare tutta una serie di magagne sorte durante l’amministrazione Pd: il pastrocchio del fotovoltaico, il ripetuto rischio di allagamenti a Roffia, i pericoli del Tubone e dell’ex Icla di Ponte a Egola. Tutte faccende che in molti casi hanno avuto o avranno un forte impatto sulla salute e la sicurezza dei cittadini".
- Quali sono i punti salienti, le priorità del suo programma elettorale? In che cosa la sua proposta si differenzia da quelle dei suoi avversari?
"Nel nostro Comune ideale vogliamo dare la priorità alle persone e ai loro bisogni. Per questo temi come l’equità fiscale, il ripristino e la riappropriazione dei servizi essenziali, la giustizia sociale, il diritto alla casa, la difesa dell’ambiente sono punti di prim’ordine. Quello che ci differenzia dalle altre forze politiche è un progetto. Noi abbiamo un progetto a lungo termine per questo Comune e i nostri punti programmatici più immediati non sono altro che tasselli e fondamenta su cui costruire un Comune diverso, un Comune Unico Erogatore di Servizi che si occupi direttamente dei bisogni e delle esigenze dei propri cittadini. Ci dedicheremo a questo. E non andremo in giro a regalar tartufi e farci far le foto con la fascia tricolore".
- Quale percentuale di voti si sente di poter raggiungere in queste Amministrative?
"È difficile fare una previsione di quelli che saranno i risultati delle elezioni. In ogni caso il nostro obbiettivo è quello di vincere. Mi auguro di prendere i voti sufficienti per governare questo Comune".
- Quali sono i primi provvedimenti che prenderete in caso di vittoria? Oppure che tipo di opposizione farete nel caso non vinceste?
"In caso di vittoria i primi provvedimenti saranno l’istituzione di un principio progressivo nelle imposte (chi più ha più paga) e l’introduzione di un reddito minimo garantito per le famiglie che hanno gravi difficoltà economiche. Ma il primo provvedimento che prenderò sarà quello di togliere la fiducia al dirigente che ha seguito i lavori al bacino di Roffia. Dell’emergenza allagamenti si è a conoscenza da anni ma ancora i lavori non sono completati, e pochi mesi fa si è rischiato il dramma: si è dovuto evacuare un intero paese in poche ore. Non è possibile che accada questo. Nel caso invece non vincessimo le elezioni, continueremo le nostre battaglie in difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini, contro il consumo di suolo e l’inquinamento eccessivo, e per il ripristino della giustizia sociale".
- Perché i cittadini dovrebbero votarla?
"Perché San Miniato ha bisogno di una svolta radicale rispetto alle politiche perseguite fino ad adesso da questa Amministrazione. C’è bisogno di un maggiore impegno nella difesa delle fasce più deboli della popolazione, di un progetto di urbanizzazione compatibile con l’ambiente che riduca in maniera importante il consumo di suolo, di un progressivo ripristino dei servizi essenziali gestiti dal Comune. Solo una forza politica come la nostra che si è sempre mostrata coerente nelle battaglie può rappresentare una valida alternativa. La gente manifesta un crescente disagio nei confronti del sindaco, per usare un eufemismo. Vedrete che lo esprimerà con forza nell’urna il prossimo 25 maggio".