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Elezioni Comunali 2013 Centro Storico / Via Pietro Gori

Elezioni, il sindaco presenta la coalizione: "Pisa, esempio positivo che può crescere ancora"

Sostengono il primo cttadino Filippeschi alle comunali di maggio la lista civica 'In Lista per Pisa', Italia dei Valori, Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà e Riformisti per Pisa

“Presentando la coalizione che vuole governare Pisa per i prossimi cinque anni diamo una lezione alla politica, che invece sta dando una pessima prova. A Pisa costruiamo il futuro, come si dovrebbe fare anche a Roma. E io ho fiducia nei cittadini pisani. Perché per risalire la china bisogna partire anche dagli esempi positivi e la nostra città è un esempio positivo e può crescere ancora, dando lavoro sicuro ai giovani e migliore qualità della vita. Mi sostiene una compagine larga, fatta sulla base di un programma chiaro e concreto, che nessun altro oggi propone. Fatta di componenti politiche profondamente rinnovate e di forze civiche molto consistenti, che mi hanno sostenuto nel mandato, allargata a sinistra, con SEL, e capace di rappresentare orientamenti di centro, che danno un giudizio molto convinto sul nostro programma e su un Comune ben amministrato”.

Così il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, candidato per un secondo mandato nelle elezioni del 26 e del 27 maggio, che sabato, nella sede del suo comitato, ha presentato i risultati della 'campagna d’ascolto' e la coalizione che lo sostiene, formata da lista civica 'In Lista per Pisa', Italia dei Valori, Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà e Riformisti per Pisa.

“La presenza di SEL è importante. Ci rafforza sui temi dei diritti del lavoro e dell’attenzione alle politiche sociali - sottolinea il sindaco di Pisa - porta il punto di vista di una sinistra che sceglie per il governo, che fa una scommessa ragionata e non improvvisata. Perché lavoriamo ad una modernizzazione di qualità e perché nel mandato ha fatto scelte significative di convergenza su atti decisivi. Ma non ci sono soltanto i contributi politici. C’è la società civile che ha interloquito con noi. Gli operatori del sociale che ho sollecitato e che hanno fatto un loro manifesto. Come i giovani delle imprese innovative dell’Ict che ho ascoltato. E poi quello che è venuto e verrà dai quartieri, da chi ha lavorato nei Ctp”.

“Per ora abbiamo degli avversari che non si distinguono fra loro, che sanno solo recitare una lista di 'no', perché non hanno una proposta alternativa e positiva per la città. Io invece sento il dovere di dare fiducia alla nostra città, d’indicare una prospettiva, sulla base di ciò che abbiamo costruito e che si vede. Pisa fra le dieci città più innovative d’Italia e nelle reti europee delle città virtuose. Pisa fra le cinque città italiane a maggiore attrazione internazionale e di turismo. Obiettivi ambiziosi, ma alla nostra portata. Pisa che si batte contro la crisi, dalla parte di chi ha bisogno. E per migliorare la qualità urbana, a trecentosessanta gradi”.

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