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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni Comunali 2013

Elezioni comunali: Rifondazione risponde presente e cerca alleanze 'alternative'

Il segretario provinciale Luca Barbuti e il coordinatore cittadino Federico Oliveri lanciano la loro proposta per le prossime amministrative. Tra i punti del programma no cemento, spazi sociali, rifiuti zero e nuova occupazione

Alle prossime elezioni comunali la lista di Rifondazione Comunista ci sarà. E' questo l'annuncio che arriva da Luca Barbuti e Federico Oliveri, rispettivamente segretario provinciale e coordinatore cittadino di Rifondazione. "Siamo pronti per le elezioni comunali di Pisa - dicono - qualcuno deve pur provare a scardinare il sistema di potere centrato nel PD e nei vari poteri forti cittadini". La preparazione di questo importante appuntamento elettorale dura ormai da mesi. "Abbiamo quasi concluso il nostro percorso partecipativo sul programma - affermano da Rifondazione - abbiamo lavorato con i cittadini nei quartieri, le associazioni, i movimenti, i lavoratori di numerose realtà in crisi per costruire una proposta fattibile di governo della città, alternativa ad un Filippeschi bis".

La distanza tra Rifondazione e l'amministrazione uscente è nota da tempo. "Abbiamo sempre contestato le scelte fondamentali di questa giunta - ricorda Oliveri - dall'avallo alla speculazione edilizia e alla cementificazione del territorio allo scarso interesse per i problemi dell'occupazione e dell'ambiente, dall'abbandono dei quartieri periferici alle criticità nella gestione delle case popolari, dal fallimento nella raccolta differenziata dei rifiuti al mancato rispetto del referendum sull'acqua, dalla vendita del patrimonio pubblico alla chiusura degli spazi sociali, dall'assenza di trasparenza e democrazia nelle scelte alla gestione dei problemi sociali con le ordinanze".

Ma la distanza tra Rifondazione e il centrosinistra riguarda soprattutto l'analisi della situazione presente e le prospettive future. "Abbiamo una lettura profondamente diversa della crisi e di come se ne esce - chiarisce Barbuti - noi crediamo che un modello di sviluppo fondato sulla rendita, sul sostegno a determinati gruppi economici privati, sulle cosiddette 'grandi opere', sul consumo di suolo e su servizi sempre più a pagamento non sia ulteriormente riproponibile: si tratta di un modello debole, vecchio e senza futuro, che aumenta le disuguaglianze tra le persone, i gruppi sociali e i quartieri, e disattende le esigenze di vivibilità, di tutela ambientale e della salute che vengono dai cittadini. Se non cambiamo rotta Pisa sentirà in modo ancora più pesante gli effetti della crisi nei prossimi anni".
 
Sulla base di questa analisi Rifondazione avanza la sua proposta alternativa di sinistra. "L’insicurezza e la rassegnazione generati dalla crisi - spiega Oliveri - non si affrontano con altre grandi opere, che non rispondono ai reali bisogni dei cittadini, o con le ordinanze che aumentano soltanto le divisioni. Servono politiche economiche e sociali di nuovo tipo orientate a creare occupazione e redistribuire reddito e opportunità di vita degna". E continua: "La macchina comunale dovrà essere interamente ripensata in questa direzione, puntando a investire nell'economia produttiva, sfruttando il patrimonio di ricerche prodotte dalle nostre università, e in servizi di qualità, a partire da un turismo sostenibile e diversificato in cui, ad esempio, vengano valorizzati la città nella sua interezza, il litorale e il Parco di San Rossore. Inoltre, dovremo mettere in campo misure straordinarie per migliorare la vivibilità delle periferie, soddisfare il bisogno di casa, risolvere il problema del traffico, raggiungere l'obiettivo rifiuti zero, recuperare ad usi sociali e produttivi i tanti immobili vuoti, garantire una vera partecipazione di tutti, residenti e non".

Quanto alla modalità di presentazione alle elezioni, Rifondazione conferma la sua apertura a tutta la sinistra di alternativa. "Il nostro percorso - concludono Barbuti e Oliveri - è e resta aperto alle tante forze sociali e politiche che, in questi anni, hanno invocato e praticato la discontinuità rispetto alla giunta Filippeschi. Crediamo che a Pisa ci sia spazio per una proposta di governo seria, di alternativa e di sinistra, in cui insieme a Rifondazione Comunista possano ritrovarsi movimenti, associazioni, comitati di quartiere, collettivi di lavoratori, partiti che vogliano davvero mettere al centro il lavoro, la giustizia sociale e ambientale, la vivibilità diffusa, la democrazia reale. Il tempo del cambiamento è adesso".

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