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Elezioni Politiche 2013 Centro Storico / Piazza Chiara Gambacorti

Tsunami tour, il Grillo parlante più temuto: "Chiamatemi pure populista e demagogo"

Dissacrante e sarcastico, Grillo nella tappa pisana del suo Tsunami tour per la campagna delle prossime elezioni politiche. Il leader del M5s ha toccato nodi fondamentali della situazione politica e sociale italiana

Sono le 20:30 di martedì sera e piazza della 'Pera' comincia a gremirsi di persone che arrivano per seguire la tappa pisana dello Tsunami tour di Beppe Grillo. A fare gli 'onori di casa', prima dell'arrivo del leader del Movimento 5 Stelle, sono il candidato sindaco Valeria Antoni e Gianfranco Mannini, in corsa per il Parlamento.

"Solo poche ore fa eravamo a Pistoia per la prima tappa del tour toscano e siamo stati accolti da 4mila persone - sono le prime parole di Mannini per Pisa Today - Grillo è stato coinvolgente e spumeggiante come al solito. Per quanto riguarda la nostra candidatura alle elezioni 2013 noi puntiamo tutto su una rivoluzione democratica e sul ridare potere ai cittadini. Se ci verrà data questa opportunità saremo solo la voce rappresentante di tutti voi: nessun privilegio, più importanza all'ambiente e riduzione di costi politici e burocratici".

Tsunami tour: Beppe Grillo a Pisa | Foto Piras (Pisa Today)

Dopo le prime battute con Gianfranco Mannini arriva lui, il Grillo parlante più temuto d'Italia. Un vero e proprio 'matador dell'arena', che tra battute irriverenti e slogan politici conquista subito il pubblico pisano. Il leader del Movimento 5 Stelle ne ha per tutti e non risparmia sarcasmo e satira: dalla crisi al governo tecnico di Monti, dall'ultima comparsa di Berlusconi a Servizio Pubblico per arrivare al lavoro e ai giovani, Grillo tocca i nodi salienti dell'attuale situazione politica e sociale italiana, con la promessa di mandare a casa tutti i volti noti della "casta" che per anni hanno "bivaccato" alle spalle dei cittadini.

"Monti è un curatore fallimentare e ora vuole modificare il redditometro. Ma l'ha fatto lui, se vuole cambiarlo perché ha deciso di farlo? Berlusconi invece non esiste, è solo un ologramma. Un fantasma - dice sarcasticamente al microfono Grillo, facendo su e giù dal palco - la politica va in frantumi per colpa di questi qui (riferito alla classe politica, ndr). Perchè non cominciamo a tagliare costi e stipendi dei politici, come hanno fatto i 15 parlamentari siciliani del M5s che hanno versato il 75% del loro stipendio per finanziare la piccola e media impresa italiana. Noi stiamo già contribuendo con i nostri soldi".

"Per non parlare dei nostri giovani e del loro futuro - ribadisce, alzando il tono - hanno il diritto di trovare un lavoro, ma un lavoro che gli piaccia, che li rappresenti e soprattutto che sia  retribuito. Il crescente malcontento ci fa dimenticare che il lavoro è una parte importante della nostra vita ma non può essere la nostra vita". L'antipolitico genovese prosegue il suo comizio, esprimendo ill desiderio di veder chiudere e fallire Equitalia e di vedere rinascere la piccola e media impresa italiana: "Vorrei che le aziende estere aprissero le loro sedi in Italia e non viceversa. Basta con la fuga dal nostro paese".

Dopo una parentesi sulla ricchezza dei prodotti tipici italiani, come l'olio d'oliva che invece di essere valorizzato viene sminuito ed importato da altri paesi, Grillo continua con il vituperio nei confronti della classe politica. Quella casta che lui e il suo Movimento odiano tanto e vogliono sostituire, sia a destra che a sinistra.

"Noi del Movimento 5 Stelle siamo dei 'disinfettanti' che cercano di dare voce ai cittadini - urla dal palco - portiamo idee e proposte e quando un'idea è buona, non è né di destra né di sinistra. È solo una buona idea. Vogliamo mettere i referendum propositivi senza quorum per chiamare le persone a scegliere e a non subire scelte imposte dall'alto. Nel nostro programma c'è anche questo, una proposta da inserire nella Costituzione".

Grillo si intervalla dando spazio anche ai rappresentanti del movimento pisano, Piazza la Pera conta sulle mille persone, 4mila lasciate a Pistoia e 5mila collegate in streaming per vedere la diretta del comizio. Il numero della gente che segue il Movimento cresce, come gli attivisti al suo interno. Tra la folla di spettatori c'è un ritorno di applausi e qualche fischio, ma sopratutto tanta partecipazione per i temi scottanti di un'Italia in difficoltà.

"Non date troppo credito ai sondaggi, ce la possiamo fare. Chiamatemi pure populista e demagogo. Avanti ripetiamo tutti insieme: populista e demagogo. Grillo sei un populista e un demagogo - conclude ridendo ironicamente - ma sì chiamatemi anche qualunquista,  se volete".

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