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Rossi candidato alla guida nazionale del Pd: le reazioni in Valdera

Il presidente della Regione Toscana ha annunciato la sua corsa per la segreteria del partito. Gli auguri delle istituzioni della Valdera

Il primo annuncio a Pisa lunedì, in occasione del suo secondo tour per visitare i territori della Toscana. Poi l'ufficializzazione la sera a Pontedera. La corsa del governatore della Toscana Enrico Rossi alla segreteria del Pd è appena cominciata e ci sono le prime reazioni delle istituzioni della Valdera.

I primi auguri sono del sindaco di Pontedera Simone Millozzi: "Enrico ha precisato che la sua è una candidatura per affermare un'idea del Partito che abbia gambe, cuore e testa nei contenuti e nei valori della moderna sinistra europea ed ha opportunamente precisato di volersi sottrarre dalla pericolosa ed inutile antinomia personalistica tra renziani ed antirenziani. Anticipo che io lo sosterrò convintamente in questo progetto politico, perché ne condivido nel profondo gli obiettivi, le passioni e le idealità".

"Da sindaco di Pontedera - ha proseguito - sono fiero ed orgoglioso che il presidente Rossi abbia scelto la nostra e la sua città per raccontare pubblicamente del suo progetto". Sul Pd: "Sono pure convinto che un partito plurale ed aperto come il nostro saprà accogliere la sfida lanciata da Rossi con tutte le forme e gli strumenti che gli sono propri: il concetto di democrazia che segna il suo nome è la rappresentazione plastica dell'anima politica che lo contraddistingue nel profondo; il confronto serio, aperto, onesto, sulle idee e sui contenuti è un capitale di ricchezza che anche in questa occasione saprà utilizzare in favore dell'Italia e degli italiani. Avanti Enrico che c'è molto da lavorare; noi ci saremo ancora una volta a darti una mano!".

Corrado Guidi, sindaco di Bientina e presidente di turno dell'Unione Valdera: "Per me, che da oltre venti anni vivo e mi nutro di politica, questa è una notizia importante, rilevante. Un partito che educa alla politica, in senso maieutico, dibatte, diverge, esprime anime diverse perché, accumulati da valori comuni, ognuno individui la migliore strada per raggiungerli; quella che dà maggiore significato a ciò che senti e a ciò che pensi. Questo rappresenta per me Enrico Rossi. Il suo percorso nasce dal territorio, dal Comune, un'esperienza unica nel governare gli interessi di tutti e non di pochi o alcuni. E non solo. Enrico trova i suoi natali nel mio paese, Bientina, e quando ne parliamo mi risuonano, inevitabilmente, le parole di Pavese: 'Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti'. A Bientina è proprio così, perché con costanza e semplicità, con impegno ed integrità molti di noi si riconoscono nell'opera politica di Enrico, c'è qualcosa anche di questa terra contadina, dalla quale proviene, nel suo governo toscano".

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