Erasmus, la miopia del centro destra e l'immobilismo del governo Monti!
I 20 mila studenti italiani che sono all'estero in Erasmus purtroppo non potranno votare alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio, a meno di non fare ritorno in Italia. E' questo la conseguenza dell'immobilismo del governo Monti e delle norme previste nella legge elettorale "porcellum" approvata dal centrodestra nel 2006.
Di buone ragioni per abolire il prima possibile il "porcellum" ce ne sono già molti, ma obbligare studenti che già devono fare fronte ai costi del mantenimento di una città estera a dover sostenere i costi del viaggio di rientro in Italia è una inaccettabile violazione del diritto costituzionale di voto. Ci saremmo aspettati maggiore attenzione da parte del governo Monti, che a parolesi dice molto attento alle indicazioni che arrivano dall'Europa, ma che evidentemente ritiene queste indicazioni importanti solo quando si tratta di imporre tasse o tagli al welfare.
Gli studenti che sono all'estero in Erasmus stanno sostenendo un'esperienza formativa riconosciuta da tutti come un'importantissimo strumento per elevare la qualità e l'internazionalizzazione della nostra formazione universitaria. Evidentemente riconosciuta da tutti ma non dal centro-destra, che ha approvato il "porcellum" e che in europa pochi mesi fa ha tentato di azzerare i fondi per il programma Erasmus, che è stato salvato solo dall'opposizione di centro-sinistra del PSE e del gruppo dei "socialisti e democratici".
L'unica agevolazione per gli studenti che si trovano all'estero sono gli sconti che prevede l'Alitalia per le città Erasmus direttamente collegate dalle proprie rotte.Sono previste tariffe da 49 euro per il viaggio di sola andata e tariffe di 99 euro per il viaggio andata e ritorno prenotati per il periodo tra il 18 ed il 28 febbraio. Per poter usufruire degli sconti è necessario, ovviamente, esibire la tessera elettorale timbrata.
ESECUTIVO PROVINCIALE GIOVANI DEMOCRATICI PISA