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Ericsson, Pieroni porta il caso in Regione: "Serve un confronto con tutti gli attori coinvolti"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

"Mettiamo in piedi un tavolo di crisi  regionale con la proprietà, i sindacati e le istituzioni locali per capire le reali prospettive dell’azienda. Cerchiamo di garantire i livelli occupazionali e attiviamoci nei confronti del Governo affinché presso il Ministero dello Sviluppo Economico sia perseguito il confronto tra le parti convocato lo scorso 22 giugno e andato a vuoto per l’assenza della Ericsson", è l’impegno che chiede Andrea Pieroni, consigliere regionale Pd, alla Giunta, attraverso una mozione presentata oggi.

"C’è forte preoccupazione per la procedura di licenziamento collettivo annunciata dall’azienda. Un provvedimento motivato dalla contrazione del mercato in Italia, dalla maggiore competitività sui costi e dal trend di riduzione degli investimenti. Il processo di riorganizzazione riguarda cinque siti in tutto il territorio nazionale: interessa le aree della Ricerca e dello Sviluppo con un esubero di 102 dipendenti e le Aree di Mercato con 189 posti in meno – continua Pieroni -  Se il piano sarà attuato a Pisa di 53 dipendenti ne resterebbero solo 14, poiché 9 sono stati messi in mobilità e 30 trasferiti a Genova. Uno scenario da scongiurare. La Regione deve attivarsi con ogni mezzo, mettere in campo tutte le energie possibili affinché il polo pisano mantenga gli attuali livelli occupazionali; considerato che in questi anni la multinazionale svedese ha potuto beneficiare di ingenti finanziamenti regionali e tuttora è candidata a riceverne altri sul progetto FI-PI-Li 3.  A Pisa Ericsson vanta collaborazioni di grande qualità con la Scuola Sant’Anna, il CNR e il CNIT, qui si svolge attività  di ricerca sulle reti ottiche e le tecnologie fotoniche. Dunque una prospettiva doppiamente preoccupante se si pensa alle ricadute che ci sarebbero anche per queste nostre eccellenze – conclude Pieroni - Negli anni si è creato un indotto virtuoso a cui non possiamo rinunciare. Per questo dobbiamo capire concretamente le difficoltà dello stabilimento e avviare, in collaborazione con tutte le parti, un piano di rilancio industriale. Le aziende del campo delle tecnologie come la Ericsson  trovano nel nostro territorio punti d’eccellenza difficilmente eguagliabili. Non lasciamo impoverire questo distretto tecnologico, un distretto della ricerca e dell’innovazione irrinunciabile per la Toscana”".  

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