Bufera Italia dei Valori: espulso l'assessore al personale del Comune
Il coordinatore provinciale Idv Buoncristiani ha chiesto al primo cittadino Filippeschi di sostituire il membro della giunta al quale non è stata rinnovata la tessera come già accaduto a Curci e Landucci
Anche l'assessore al personale del Comune di Pisa Antonio Cassone finisce nella bufera dell'Idv pisano che ha già fatto due vittime: i consiglieri provinciali Michele Curci e Lucia Landucci, al quale è stata tolta la tessera del partito per non aver versato il contributo del 10% previsto dallo statuto per coloro che ricoprono incarichi pubblici e amministrativi, designati in quota Idv. Ai due espulsi se ne aggiunge un terzo, l'assessore Cassone appunto. Il coordinatore provinciale Luigi Buoncristiani conferma di avere già chiesto al sindaco Marco Filippeschi di ritirargli la delega e sostituirlo.
Immediata la replica di Cassone che si dice "deluso da Di Pietro, che sul piano organizzativo non è stato capace di far crescere il partito". "A Pisa come altrove - dice l'assessore - governano l'Idv strutture reazionarie incapaci di qualunque dialettica politica. Qui poi si sceglie la soluzione amministrativa, quella del mancato versamento delle quote, per colpire il dissenso e la libertà d'espressione. Al sindaco e al Pd dico chiaramente che non ho intenzione di dimettermi e che se loro subiranno il ricatto di questi reazionari si aprirà un fronte politico molto grave e imprevedibile".