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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Esternalizzazione dei servizi comunali: "Neoliberismo in stile renziano"

Ucic-Prc attacca l'amministrazione pisana. "Esternalizzare i servizi significa diminuire la loro qualità, riducendo i diritti e i salari dei lavoratori"

"Il Comune si allinea alle strategie liberiste del Governo Renzi in materia di pubblico impiego, aprendo la strada a una massiccia esternalizzazione dei servizi. Una decisione che avrà come effetti una minor qualità dei servizi stessi e, soprattutto, una grossa contrazione dei salari e dei diritti dei lavoratori ". E' la denuncia di Ucic-Prc in merito alla delibera approvata dalla Giunta Comunale il 2 febbraio scorso e avente come oggetto 'Attività, servizi dell'Ente e disposizioni in materia di personale'. Una delibera con la quale si dà mandato agli uffici di individuare "le funzioni e i servizi che si ritiene di mantenere in capo al Comune" individuando quelle "funzioni che possono essere oggetto di appalto o concessione a terzi".

"Un atto - afferma Ciccio Auletta, consigliere comunale di Ucic-Prc - con il quale la Giunta Filippeschi proverà a realizzare massicce esternalizzazioni. Non si conoscono ancora quali settori saranno oggetto dell'intervento: dagli asili nidi alle strutture sportive, fino alla gestione della biblioteca comunale, sono tutti servizi che potrebbero essere dati in appalto a terzi". Una decisione che secondo Ucic-Prc utilizzerebbe il pretesto della legge di stabilità per imporre politiche neoliberiste. "La legge di stabilità - afferma il segretario provinciale di Prc, Andrea Corti - pone dei vincoli alle assunzioni di personale. Ma come sappiamo vale per un anno. E mentre a Napoli De Magistris rompe il patto di stabilità per poter garantire i servizi minimi costituzionali e in altri Comuni si parla di gestione associata, Pisa si fa addirittura capofila delle politiche renziane".

Ucic-Prc accusa poi l'amministrazione di scarsa trasparenza. "Nella delibera - prosegue Auletta - si dice agli uffici di bloccare tutte le azioni e procedure di selezione, anche quelle già attivate. Una decisione presa senza un confronto in Consiglio Comunale e senza informare le Commissioni Consiliari. C'è un elemento che accomuna tutti gli scandali, dalle ex Stallette, alle Fidejussioni fasulle, in cui il Comune è coinvolto: l'assenza di controlli. Parlare di 'Comune leggero' significa allentare ulteriormente le verifiche. Il tutto in una situazione che ha visto il Comune, nel 2014, affidare incarichi professionali in modo irregolare in due casi su tre".

Secondo Ucic-Prc si tratterebbe "dell'ennesimo tentativo di attacco al pubblico impiego" per favorire invece il settore privato. "Un attacco tutto ideologico - prosegue Corti - perchè è la stessa Corte dei Conti a sottolineare, a livello nazionale, come la spesa pubblica non sia mai diminuita in questi anni, nonostante i continui tagli ai salari e alle assunzioni. E non è una caso che sia la stessa Corte dei Conti a denunciare, con un linguaggio quanto mai esplicito, la gravità dell'attacco messo in campo dal Governo al welfare e alla funzione pubblica in quanto tale. Inoltre basta guardare i dati dei vari ministeri per rendersi conto che la presunta insostenibilità dei costi del personale pubblico è in realtà una bufala. Il numero di lavoratori e lavoratrici pubblici in Italia è inferiore a quello dei principali paesi europei e costano meno ai cittadini rispetto alla media continentale".

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