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Fast park a Marina di Pisa, Una città in comune: "Con Conti una città a misura di parcheggio"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Parteciperemo al flash mob promosso dalle associazioni ambientaliste per la giornata di sabato 2 aprile contro la realizzazione del Fast Park da 139 posti a Marina di Pisa.
Da ottobre scorso, quando la Giunta comunale ha approvato il progetto, continuiamo a ripetere che si tratta di una decisione semplicemente fuori dal tempo e dalla storia. E altrettanto scandalosi sono i 2 milioni di euro che, con tanto di plauso del Presidente Giani, la Regione Toscana ha attribuito al Comune di Pisa per costruire questo scempio.
Sembra proprio che PD e Lega vivano in un altro mondo, in cui l’emergenza climatica, l’inquinamento e il congestionamento delle nostre strade da traffico non esistono, e in cui l’unico problema sia trovare nuovi spazi per le auto.
Ma il consiglio comunale non aveva approvato all’unanimità la mozione per dichiarare lo stato di emergenza climatica?
Mentre in altre città si discute su come accelerare la transizione dalle auto private alla mobilità sostenibile, nella nostra si continuano a pianificare migliaia di metri quadri aggiuntivi di parcheggi rilanciando l’utilizzo del mezzo privato che invece è necessario disincentivare. Il problema è particolarmente evidente in estate nel caso del litorale, quando lunghe code di auto, per chilometri lungo le strade di accesso, sono la regola. Un ulteriore parcheggio non servirà a eliminare le code ma, al contrario, aumenterà un traffico che è già insostenibile.

La giunta Conti persiste a realizzare una Pisa a misura di parcheggio, in cui a dettare le regole sono cemento e auto private. In una città che si colloca in un’area dove il consumo di suolo corre a ritmi alti (più di 17.000 ettari erosi tra città e provincia nel 2019 secondo il rapporto ISPRA), e che offre solo 27 metri quadri di verde per abitante (rapporto ecosistema urbano 2020 Legambiente), la destra con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile ha pianificato la realizzazione di quasi 3.000 nuovi posti auto a fronte dei 9.000 esistenti (dati PISAMO, escluso il litorale). La maggior parte di questi nuovi parcheggi andranno ad occupare aree attualmente verdi, per un’area con una superficie equivalente a 10 campi di calcio e una volta e mezza quella prevista per il parco di Cisanello.
Noi rilanciamo un'idea totalmente differente di mobilità:usare i due milioni di euro per potenziare il trasporto pubblico per il litorale che attualmente ne è assolutamente carente.
Si potrebbero per esempio utilizzare i molti parcheggi scambiatori già esistenti in città, e che in estate sono sottoutilizzati, per far partire da lì delle comode, veloci e frequenti navette al prezzo del bus urbano da e verso Marina di Pisa e Tirrenia, che potrebbero inoltre fornire un servizio più efficiente perché più capillare, decongestionando le strade verso il mare dal traffico e dalle code che nessuno vuole.
Ma una buona amministrazione deve pianificare le opere pensando già a quello che sarà il futuro: e per il litorale pisano non può che essere quello di realizzare un’infrastruttura su ferro che lo colleghi a Pisa e alle altre aree urbane limitrofe, per dare una vera svolta verso una mobilità efficiente e sostenibile che ci liberi dalla necessità dell’auto privata. In quest’ottica un parcheggio in mezzo al litorale non serve davvero a niente e a nessuno.
Sono questi i punti che abbiamo ribadito anche in consiglio comunale quando è stata approvata la variazione del piano delle opere pubbliche. E’ bene evidenziare che la maggioranza non aveva il numero legale, che gli è stato garantito con il voto favorevole di un consigliere di minoranza, altrimenti la delibera non sarebbe stata approvata.
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