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Politica a Cascina: la Federazione della Sinistra ritira la fiducia al sindaco Pd Antonelli

La formazione politica rappresentata in consiglio comunale da Mirko Donati ha tolto il suo appoggio alla maggioranza rappresentata dal Pd. Troppe le promesse non mantenute secondo Prc-Pdci. Valuterà ora volta per volta le proposte in votazione

La Federazione della Sinistra lascia la maggioranza nel consiglio comunale di Cascina. Una distanza quella fra Prc-Pdci e Pd diventata sempre maggiore, sia sul lato nazionale che regionale e locale, fino alla rottura di oggi. In una nota il partito ha ricostruito tutte le varie frizioni intercorse fino alla decisione di ritirare la fiducia al sindaco e alla sua giunta, riservandosi per il futuro di giudicare volta per volta le proposte presentate in consiglio comunale.

"Le mutate condizioni politiche - annuncia la federazione - succedutesi a livello nazionale nella Segreteria e nel Governo del Pd, l'adeguamento alla politica nazionale renziana del presidente Rossi a livello regionale e le mancate realizzazioni del programma di mandato della maggioranza politica che ha sostenuto il sindaco Alessio Antonelli ci inducono con rammarico a ritirare la fiducia al Sindaco e alla sua Giunta".

Lato nazionale e regionale: "Le connotazioni del Pd sono diventate sempre più moderate e a protezione della classe imprenditoriale attraverso provvedimenti come il 'Jobs act', una vera e propria svendita del capitale lavorativo umano e così pure i provvedimenti riguardanti la Sanità in barba alla tanto sbandierata etichetta di sinistra che Renzi tenta di accreditare. A livello regionale dopo l'esclusione del Prc dalla Giunta, avvenuta nel passato mandato amministrativo, per le elezioni del 2015 il Pd regionale pensando che il confronto con le forze di sinistra avrebbe compromesso il totale asservimento alle direttive nazionali in termini di Sanità, Lavoro e assistenza Sociale, ha evitato qualsiasi contatto".

Nel locale: "A Cascina la Federazione della Sinistra, PRrc-Pdci, ha atteso per 4 anni che il mandato di programma venisse realizzato almeno nelle parti più qualificanti. Per anni Alessio Antonelli ha promesso che poco a poco ciò che era stato comunemente concordato con le altre forze politiche fosse realizzato. Ad oggi, a poco più di 6 mesi dal rinnovo del mandato amministrativo dobbiamo constatare che le promesse sono rimaste tali".

Un allontanamento accaduto anche con Idv, socialisti e parte di Sel, perchè "il confronto fra le forze politiche, dopo pochi mesi, è stato spesso assente. IdV, Socialisti e parte di SEL, per l'incapacità di gestire il confronto politico da parte del Sindaco, sono passati all'opposizione vista anche l'assenza e l'insipienza della galassia politica del Pd cascinese, che ha delegato Alessio Antonelli a esprimere le proprie posizioni e raramente ha chiesto un reale confronto con la Federazione della Sinistra".

Gestione dell'apparato comunale verticistica, con i casi della Città del Teatro e l'ASPS Remaggi. "Nella Gestione del Teatro, nonostante il voto del Consiglio Comunale che impegnava il Sindaco affinché, pur in un momento di difficoltà di gestione, non si addivenisse a nessun perdita di occupazione, si è preferito scegliere la via più facile del licenziamento che la Federazione della Sinistra ha cercato con ogni mezzo di evitare considerandolo un punto di discrimine per il proseguimento della permanenza in maggioranza. Come pure ha brillato la totale assenza del Sindaco nel difendere i posti di lavoro perduti con la chiusura dei supermarket Desio&Robé e Mercatone Uno. A tutto ciò si aggiunge oggi la situazione che grava sul Polo Tecnologico di Navacchio per il quale si prevede un futuro incerto. Per anni è stato giustamente portato a vanto dall’Amministrazione comunale, ma per il quale il Sindaco Antonelli non prospetta soluzioni affinché non si producano le possibili ricadute negative che il Presidente del Polo stesso denuncia pubblicamente".

Attacca ancora il partito: "Mentre il PD regionale ha liquidato la tanto apprezzata partecipazione al referendum sull'acqua e recentemente sulla Riforma della Sanità Toscana con provvedimenti iniqui, a livello cascinese si è fatto carta straccia di un lavoro di due anni che ha coinvolto migliaia di cittadini cascinesi per la costruzione di un Bilancio Partecipativo e di Genere, apprezzato a livello universitario e nazionale, esempio di partecipazione dal basso che permetteva democraticamente ai cittadini la determinazione degli interventi sul territorio. Esperienza estremamente positiva sotto il profilo della partecipazione e dell'impegno che numerosi cittadini hanno profuso e che può in futuro avere risposte negative in termini di distacco fra politica e cittadinanza, vista la mancata realizzazione dei progetti scelti dai cittadini nei due processi partecipativi".

"Infine - conclude la Federazione - la mancata realizzazione degli impegni richiesti al Sindaco nel documento di accompagnamento al Bilancio di Previsione, proposto dalla consigliera del Federazione della Sinistra e approvato dal Consiglio comunale, il mancato ritiro dei licenziamenti e l'intimidazione ai lavoratori del Teatro maggiormente attivi contro i licenziamenti, ci fanno esprimere il rammarico per il tempo sprecato nell'attesa di promesse più volte fatte e mai realizzate".

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