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Politica San Piero a Grado

Dibattito con Pierluigi Bersani: l'Italia tra politica ed economia

Durante la festa provinciale del PD, Pierluigi Bersani ha partecipato a un interessante dibattito politico dove ha risposto alle domande dei giornalisti e del vicedirettore di Repubblica Massimo Giannini

Ieri sera Pierluigi Bersani è stato l'ospite d'onore della 14ª giornata della festa provinciale Pd a San Piero a Grado. Il segretario nazionale del Partito democratico ha partecipato al dibattito "2013, l'anno dell'alternativa", durante il quale è stato intervistato da giornalisti e dal vicedirettore di Repubblica Massimo Giannini. Un'occasione per confrontarsi sulle questioni politiche ed economiche, soprattutto in un giovedì nero che ha segnato i mercati di tutta Europa. Bersani è partito dalle ultime posizioni politiche del Pd, per arrivare al comportamento di Matteo Renzi.
Riportiamo le sue dichiarazioni.

Apertura del Partito Democratico al Centro e Distanza da Italia dei Valori
"In una situazione in cui il Paese sta vivendo la più grande crisi dal dopoguerra ad oggi, non intendo che i progressisti siano settari. Non dobbiamo dare l'idea di un centrosinistra chiuso, siamo pronti a ragionare con tutti quelli liberali, democratici, di centro, che sono europeisti, difendono la prospettiva europea, l'euro e sono contro derive di destra populista. Noi non ci sposiamo con l'Udc. Stiamo organizzando l'area dei progressisti - ha aggiunto Bersani - l'area del centrosinistra: adesso ho incontrato Vendola, incontrerò i socialisti e sto incontrando le organizzazioni sociali. Quanto al rapporto con l'Italia dei Valori noi non abbiamo mai chiuso le porte. Prendiamo atto di una situazione. Non ho mai detto una parola meno che garbata  nei confronti di Di Pietro. Sono mesi che assistiamo ad affermazioni sconcertanti e ad attacchi personali, che lasciano intendere che Di Pietro ha deciso per un'altra strada. Non si possono fare alleanze con chi ti insulta ogni giorno".

Province
"Sono sempre stato un sostenitore delle aree vaste, anche alla luce del contrasto nato tra Pisa e Livorno. Devono essere le Regioni a gestire il riordino organizzando aree vaste. Attenzione a non mettere in moto questioni come quella di dove mettere il capoluogo o di chi fa il campanile più alto. Ma sono convinto che Pisa abbia la testa sul collo e alla fine si troverà una soluzione".

Economia, crisi  e Governo Monti
"Se non avessimo avuto Hollande e Monti la situazione sarebbe già precipitata. Questo giovedì non è stata una bella giornata. Le Borse sono cadute e lo spread è andato su, ci sono state parole forti ma fatti deboli. L'Europa è la più grande piattaforma del mondo e stiamo facendo precipitare il mondo. Se Monti facesse outing, dicendo  'Sono del Partito Democratico', ammazziamo il vitello grasso. Non tiro Monti per la giacca, al prossimo giro il confronto è centrosinistra - centrodestra con progetti alternativi e con garanzie europee. Escludo proposte politiche di questo genere".

Spending Review su scuole e università
"Qualcosa per i Comuni si è fatto - ma su scuola e università non va bene, bisogna che la correggiamo. Il Governo deve avere più orecchio sulla questione sociale"

Ricandidatura Belusconi
"Non sottovaluto Berlusconi. Può recuperare un pezzo di elettorato che è andato con Grillo. Non so cosa ha portato Berlusconi a scendere in campo, visto che non c'é più neanche il campo".

Sul sindaco di Firenze Mateo Renzi, che dichiara di voler correre alle primarie del Partito Democratico
"Renzi, le cose che ha da dire le dovrebbe dirle almeno una volta a casa sua, ovvero il Partito democratico. Il rinnovamento va bene ed è giusto, ma sia chiaro che non ci facciamo selezionare la classe dirigente dalle tv. Per quanto riguarda le primarie, Bersani ha ipotizzato che possano essere fatte in ottobre per poi svolgere le primarie in dicembre".

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