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Firenze 7 aprile, il Consiglio Comunale dice 'Sì' alla manifestazione in difesa della sanità pubblica

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

E’ stata approvata con 9 voti a favore e 8 contrari la mozione - primo firmatario il capogruppo consiliare del M5S, Gianfranco Mannini - di "Adesione alla Gionata Europea  di mobilitazione per la difesa della sanità pubblica" che si terrà a Firenze il prossimo venerdì 7 aprile, alle 16 in piazza Duomo. Poi il corteo sino a Piazza San Lorenzo.

Hanno votato a favore, oltre al consigliere Gianfranco Mannini (M5S), i consiglieri Odorico Di Stefano (I Riformisti), Simonetta Ghezzani (Si), Ciccio Auletta (unacittàincomune-prc),  Elisabetta Zuccaro (M5S), Raffaele Latrofa (Pisa nel cuore), Maurizio Nerini (noiadessopis@-FdI-An), Filippo Bedini (noiadessopis@-FdI-An) e Valeria Antoni (M5S).

Hanno votato contro, invece,  il Sindaco, Marco Filippeschi, il Presidente del Consiglio Comunale, Ranieri Del Torto e i consiglieri  Maria Antonietta Scognamiglio (PD), Maria Chiara De Neri (PD), Vladimiro Basta, (PD), Sandro Gallo, Patrizia Bongiovanni (PD) e Ferdinando De Neri (PD). Si sono astenuti i consiglieri Juri Dell’Omodarme,  Veronica Fichi (PD), Lisa Cioncolini (PD) e Francesca Del Corso (PD).

“L'obiettivo di questa manifestazione – ha poi così espresso la sua soddisfazione il consigliere Gianfranco Manini (M5S) – è  difendere e tutelare l'Art. 32 della Costituzione Italiana in cui si obbliga lo Stato a tutelare la salute "come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività", garantendo cure gratuite agli indigenti. In questa maniera si vuole denunciare la progressiva chiusura di piccoli ospedali e servizi territoriali nel nostro Comune e nella nostra Regione, il blocco del turnover degli operatori sanitari e l'inesorabile allungamento delle liste d'attesa a scapito dei cittadini costretti -sempre di più- a rivolgersi a servizi privati o in regime di intramoenia. Nel 2016, circa 11 milioni di italiani hanno dovuto rinviare o rinunciare a prestazioni sanitarie a causa di difficoltà economiche, ben 2 milioni in più rispetto al 2012. In tutta Europa, movimenti e organizzazioni si battono per salvaguardare la Salute pubblica. Allora dobbiamo rispondere  collettivamente - ha concluso Mannini  - al malgoverno della Sanità contro un futuro che ci viene imposto: salute per tutti e accesso universale alle cure!”.

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