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Fisco di destra: la detassazione delle prime case a Pisa

A Pisa solo 55 prime case pagano IMU e TASI in base alla Legge di Stabilità del Governo Renzi, mentre i residenti con reddito superiore a 75mila euro sono 2365

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

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oiché la detassazione delle prime case è uno degli elementi fondanti una politica fiscale di Destra, il gruppo consiliare UCIC-PRC ha deciso di analizzare un "caso di studio" patrimoniale concreto: la tassazione IMU e TASI delle prime case nel Comune di Pisa. Il 27 Luglio scorso l'Ass.re Serfogli, rispondendo a una nostra interrogazione, mise il Consiglio Comunale a conoscenza del fatto che nel territorio del Comune, che contava 89158 abitanti nel 2015 - ISTAT 1/1/2016, ci sono solo 82(!) immobili accatastati in A/1-A/8-A/9 e che solo 55(!) cittadini hanno la loro abitazione principale in uno di questi 82 immobili.

Quindi a Pisa sono solo 55 le prime case che pagano IMU e TASI in base a quanto stabilito dalla legge di stabilità del Governo Renzi. Ma, quante sono le famiglie ricche o benestanti che risiedono a Pisa?

Al riguardo non disponiamo di dati precisi. Sappiamo però che delle 64060 persone fisiche residenti nel Comune che nel 2015 hanno presentato la denuncia dei redditi, quelle che hanno dichiarato più di 75mila euro di reddito annuale sono 2365. Quindi, fra questi 2365 nostri concittadini si annoverano sicuramente quei 55 sfortunati che soli pagano IMU e TASI per la loro abitazione principale!

E dove abiteranno i 2310 residenti a Pisa che hanno un reddito annuale superiore a 75mila euro e che non pagano neanche un euro di TASI e IMU per la loro abitazione principale?

Quasi certamente molti di loro abiteranno nei villini (categoria catastale A/7) o nella classe massima delle abitazioni di tipo civile (classe 4 A/2), cioè nelle rimanenti abitazioni di maggior pregio. E' ciò che quanto prima cercheremo di appurare chiedendo all'Ass.re Serfogli di rendere pubblici anche questi dati catastali.

In attesa di questi dati, già oggi possiamo affermare con certezza che:

  1. il numero di proprietari di abitazioni principali che pagano IMU e TASI a Pisa è ridicolo;
  2. i residenti a Pisa che potrebbero contribuire alle entrate delle casse comunali con una tassazione anche minima sulla loro prima casa è dell'ordine delle migliaia di contribuenti;
  3. anche a Pisa i benefici economici relativi alla detassazione della prima casa sono assai limitati per chi ha una prima casa modesta, cioè la maggioranza di lavoratori e pensionati, mentre sonoassai cospicui per chi risiede in proprietà immobiliari di maggior pregio;
  4. il Governo Renzi prosegue nelle politiche berlusconiane di soffocamento delle entrate degli Enti Locali con misure formalmente populistiche di detassazione di praticamente TUTTI i beni immobiliari censiti come prime case che in realtà vanno a tutto vantaggio dei soli ceti più abbienti.

La tassazione delle prime case a Pisa dimostra che non occorre "cambiare passo": bisogna proprio cambiare "direzione di marcia"!

Andare cioè incontro solo alle esigenze dei ceti popolari anche nella politica fiscale di detassazione delle prime case, senza regalare nulla ai ceti più abbienti che possono permettersi di pagare tasse eque.

di Auletta Ciccio, Mainetto Giovanni, Ricci Marco

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