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Candidata sventa il furto di una bici: intervista alla consigliera Ceccardi sul caso e sull'attualità

E' accaduto mercoledì davanti l'info point della Lega Nord, con la consigliera comunale e candidata alle regionali che ha inseguito il ladro facendolo arrestare. Intervista poi a Susanna Ceccardi su razzismo e clima politico in città

Un singolare episodio ha visto coinvolta la consigliera comunale a Cascina e candidata al Consiglio Regionale per la Lega Nord Susanna Ceccardi. Ieri intorno alle 19 in Via Cattaneo ad una signora hanno rubato la bicicletta, proprio di fronte all'info point della Lega Nord. "La signora si era fermata di fronte al nostro 'point' - racconta la Ceccardi - ed era entrata per parlare con me dei problemi della città, lasciando la bicicletta appoggiata alla vetrina. Passano pochi minuti e un tunisino le ruba la bici".

Parte così un inseguimento: "Sono montata in macchina e abbiamo inseguito il ladro avvertendo dell'accaduto, per telefono, la Polizia. Dietro a noi anche un'altra auto". Insieme alla Ceccardi la signora vittima del furto, nell'altro mezzo la giornalista Chiara Giannini, sul posto per intervistare la candidata, e lo studente Edoardo Ziello.

Il malvivente, che non si era accorto di essere seguito, dopo poche centinaia di metri si ferma a un minimarket in viale Bonaini. "Stava prendendo una birra come se niente fosse - afferma la Ceccardi - a quel punto siamo scesi e la signora si è messa a gridare". L'uomo scappa allora nuovamente, questa volta a piedi, con dietro di lui gli inseguitori Ceccardi, Giannini e Ziello. "Gli sono andata dietro a corsa - racconta Susanna Ceccardi - rimanendo allo stesso tempo in contatto con gli altri e le forze dell'ordine. Dopo un inseguimento di circa un chilometro e mezzo siamo riusciti a bloccarlo sul ponte di Sant'Ermete e la Polizia lo ha arrestato". A dare le indicazioni al telefono alle forze dell'ordine era la giornalista Giannini.

Ieri mattina il processo per direttissima. "Il giudice ha dato al tunisino 10 mesi e 200 euro di multa - aggiunge Ceccardi - ma con pena sospesa, quindi è di nuovo in giro. Questo nonostante avesse già diversi precedenti penali alle spalle. L'unica cosa positiva è che dato che risulta irregolare lo manderanno al Cie di Roma, quindi per un po' ce lo siamo levati di torno. La soddisfazione più grande di questa vicenda, a parte l'esito giudiziario che è nella maggior parte di questi casi sempre frustrante, è che la signora ha di nuovo la sua bici".

Oltre all'episodio abbiamo affrontato con la candidata al consiglio regionale alcuni temi di attualità, come il clima di intolleranza ed esasperazione che sembra crescere in città, anche alla luce del dibattito scaturito dalle recenti contestazioni politiche e dal caso delle intimidazioni a scuola alla ragazzina di colore.

Cosa ne pensa del clima in città?

"Purtroppo il clima a Pisa è lo stesso da anni, faccio politica da 6 anni e anni fa fui aggredita dai centri sociali per un banchetto contro i parcheggiatori abusivi. Ci salvò la Polizia, me ed altre 3 ragazze. Nessuno ha mai fatto niente perchè la situazione cambiasse, in modo da riportare il rapporto tra le varie forze politiche a un clima più democratico e civile. Ci sono delle frange estremiste che continuano a imperversare, ma quello che più preoccupa è l'atteggiamento di alcune forze politiche che tacciono, facendosi conniventi e certe volte complici di questi atteggiamenti violenti. Io credo invece che Pisa debba invece essere una città aperta al dialogo e alla libertà di pensiero. Noi lavoriamo per questo".

Che cosa ne pensa del caso della studentessa di colore, vittima di intimidazioni e insulti a sfondo razzista?

"A lei va tutta la mia solidarietà, anche se personalmente credo che più che di razzismo si tratti di atti di bullismo. Conosco alcuni parenti dei ragazzini di quella classe e mi hanno raccontato più volte che è una classe molto agitata".

'Puntare il dito' sugli stranieri non alimenta il clima di intolleranza?

"Denunciamo la verità, e cioè che a Pisa c'è un grave problema di sicurezza legato anche agli stranieri, quelli irregolari. Credo sia innegabile: la criminalità e lo spaccio sono legati anche all'immigrazione non controllata, nella maggioranza dei casi queste persone hanno provenienze precise. Denunciare serve a creare una coscienza civica che voglia limitare l'immigrazione, regolarla ed aiutare la convivenza civile, che è possibile. Puntiamo a questo, una regolamentazione per una pacifica convivenza".

Nessuna preclusione quindi?

"Ne incontro tanti di stranieri onesti e dico loro che noi siamo dalla loro parte. Siamo dalla parte dei cittadini e degli stranieri onesti, che so anche che molti di loro votano Lega, perchè anche loro sono stufi: sono venuti qua anche regolarmente e lavorano con sacrificio nel tentativo di costruirsi un futuro migliore, mentre tanti altri invece non si integrano come hanno fatto loro con tanto sacrificio. Le nostre politiche li difendono".

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