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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Fusione aeroporti, parla il Pd: "Prioritario mantenere un ruolo attivo nella nuova società"

Alla vigilia del voto in Sat per l'unione con Adf il Pd pisano vuole fare chiarezza sulle posizioni espresse fino ad ora. Confermato l'appoggio al sindaco, l'obiettivo sarà quello di assicurare il costante sviluppo del 'Galilei' e del territorio toscano

In un comunicato diffuso oggi a seguito del voto positivo di Adf ed in vista del voto di domani di Sat per la fusione, il Pd pisano invita alla chiarezza, "senza fraintendimenti né strumentalizzazioni". Persa la battaglia della privatizzazione, a causa della vendita delle quote della Regione Toscana, per il partito di maggioranza "si è aperta una diversa fase, che impone altre considerazioni. Oggi l'interesse pubblico prioritario è il mantenimento del valore delle partecipazioni e il mantenimento di un ruolo attivo nella nuova società, pur se in minoranza".

La posizione espressa nella nota a firma Francesco Nocchi e Andrea Ferrante, rispettivamente segretario provinciale e segretario cittadino Pd, condivide l'impostazione data dal sindaco Filippeschi: "In uno scenario nuovo si deve ottimizzare l'interesse pubblico e non conviene prendere posizioni di bandiera isolate e sterili". Riguardo la fusione di Sat e Adf la domanda che si pone il Pd è infatti questa: "Che vantaggio avrebbero Pisa e i soci pubblici che la rappresentano dall'essere totalmente estromessi dalle sedi di decisione effettiva degli indirizzi strategici?". Una simile prospettiva è stata valutata dall'analisi dell'advisor incaricato dal Comune, che difatti ha espresso parere positivo alla fusione e bocciato l'ipotesi di una holding superiore, che avrebbe attribuito alla società inferiore meri compiti esecutivi.

Messa in questi termini appare lecito attendersi per domani un voto unanime favorevole dei soci pubblici per la fusione di Sat con Adf. Sembrano lontane le posizioni molto critiche nei confronti di Rossi, con tanto di ricorso al Tar di Comune e Provincia di Pisa per impugnare l'adesione della Regione all'opa argentina, ritenuta illegittima. Non essendo più possibile tornare indietro, all'Amministrazione non resta che chiedere a Corporation America rassicurazioni sul costante sviluppo del Galilei, che comunque va avanti, con "la recente decisione del Cda di Sat di accelerare e incrementare l'investimento per il potenziamento del terminal passeggeri, mentre si sta concludendo l'allungamento delle piste ed è a buon punto la delocalizzazione del borgo di via Cariola e mentre è operativo il cantiere del People Mover".

Prescinderebbe dal discorso la lunghezza della pista di Peretola. Secondo la nota del Pd infatti essa "con i vincoli urbanistico-ambientali esistenti e con le condizioni già poste, non è determinante per il progetto di fusione e, sia ben chiaro, noi difendiamo insieme alla Regione i contenuti della variante al Pit approvata dal Consiglio Regionale. Variante che ad oggi fa testo, tant'è che l'Enac proponendo un allungamento della pista ha dovuto impugnarne i contenuti di fronte al Tar".

Il comunicato si conclude fissando quello che sarà il presente ed a questo punto anche futuro obiettivo dei soci di minoranza, cioè cogliere "gli spazi positivi che si aprono nell'interesse del territorio e del lavoro che direttamente e indirettamente il sistema aeroportuale toscano genera, unendo tutti i soci pubblici in un'azione coordinata, cooperando con le fondazioni di origine bancaria, per proporre a chi detiene la partecipazione di controllo intese mirate ad assicurare l'attuazione dei piani, le prospettive di sviluppo e l'inserimento ambientale e sociale dell'aeroporto Galilei". In pratica, fare l'opposizione.
 

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